Consonance

Un progetto interessante, fresco di novità ma anche ben radicato nella tradizione quello dei Consonance di Filippo Vignato (trombone) e Rosa Brunello (contrabbasso), con Stefano Tamborrino (batteria) ed Enzo Carniel (piano, fender rhodes), che venerdì sera si sono esibiti al 28DiVino Jazz di via Mirandola 21.

Novità e tradizione, dicevamo e lo si capisce da subito, quando al brano meditativo in 3/4 eseguito a inizio concerto, a firma di Vignato, segue un brano (sempre di Vignato) dedicato al trombonista tedesco Albert Mangelsdorff.  Uno sguardo avanti ed uno indietro, dunque, uno schema che si ripete anche quando si passa da Ornette Coleman a Sister in Law, jazz waltz a firma di Brunello, magistralmente introdotto al fender rhodes da Carniel.

Una grande cura delle dinamiche, spesso improntate ai piano e  ai pianissimo, ma anche slanci repentini caratterizzano questo bel quartetto. Con un sostegno ritmico attento e misurato da parte di Tamborrino, Rosa Brunello punteggia con cura e partecipazione emotiva ogni singolo quarto. Pieno e rotondo il suono di Vignato, denso e pregno di sostanza il pianismo di Carniel.

Si chiude con Ogunde, che fa parte di Expression, ultima incisione di John Coltrane. Contentezza di tutti, anche di Marcello Rosa, presente tra il pubblico e che si è a lungo complimentato con Filippo Vignato.

Nei prossimi giorni il quartetto entrerà in sala di registrazione per documentare su disco questa esperienza. Prendete nota.

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