Elegance cafe – Giugno 2015

Elegance Café

Via Vittorio Veneto 83/87 – Roma

Ingresso libero con consumazione minima Euro 10

Infoline 0642016745

da domenica a giovedì ore 22.30

venerdì e sabato ore 23

Lunedì 1 – Jam session jazz con Romanazzo & Friends

Bassista e contrabbassista di carattere eclettico, spazia liberamente tra jazz ,pop e rock. Ha avuto esperienze dal vivo con musicisti del calibro di Mike Stern, Russel Ferrante, Danilo Rea, Javier Girotto, Eddy Palermo, Andrea Beneventano, Sandro Deidda, in campo pop, tra gli altri, ha accompagnato Ron, Luca Barbarossa, Claudio Baglioni. Il trio aprirà il primo set affrontando un repertorio di brani originali e standard jazz dal bacino mainstream, a seguire open jam session con tutti i musicisti che vorranno dare il loro contributo umano e musicale.

Sul palco Andrea Romanazzo (contrabbasso), Antonio Iammarino (piano) e Nicolò di Caro (batteria).

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Martedì 2 – Alessandra Rugger Quartet

Il quartetto propone i classici del repertorio jazzistico affiancati da brani originali prossimi ad essere inseriti nel disco d’esordio della cantautrice. Cantante, autrice e a pianista, diplomatasi con il massimo dei voti in canto jazz, Alessandra Rugger si propone sulla scena jazzistica raccogliendo sia i grandi brani della tradizione che le proprie composizioni. Il suo repertorio, grazie anche ai musicisti che l’accompagnano, si presenta variegato e accattivante, forte anche delle numerose influenze che la giovane artista ha avuto durante il suo percorso.

Sul palco Alessandra Rugger (voce), Gianluca Pagliaricci (chitarra), Aldo Perris( basso) e Valerio Vantaggio (batteria).

Mercoledì 3 – Jam session jazz

La formazione aprirà il primo set per poi lasciare spazio alla jam session aperta. Il pubblico e i musicisti che vorranno dare il loro contributo umano e musicale, potranno esibirsi sul palco assieme alla band.

Sul palco da Giuseppe Ricciardo (sax), Enrico Bracco (chitarra), Andrea Nunzi (batteria) e Stefano Nunzi (contrabbasso).

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Giovedì 4 – Ajar

Ajar, traduzione inglese dell’aggettivo “semichiuso” o “semiaperto”, rimanda all’idea di arte che accomuna i quattro elementi del gruppo. Apertura come movimento verso, ma anche chiusura come rifugio in, mai in maniera categorica. Un flusso melodico che parte dal mediterraneo e spira verso il nord Europa, in atmosfere evocative del jazz contaminato di matrice ECM. Le composizioni dal sapore fortemente lirico e mediterraneo del piano, si fondono con la concezione di musica improvvisata dei fiati e delle ritmiche astratte. Unica data romana.

Sul palco Luigi Esposito (piano), Charles Ferris (tromba), Umberto Lepore (contrabbasso) e Marco Castaldo (batteria).

Venerdì 5 – Flavio Ianiro Quartet

Repertorio basato sulle composizioni originali del sassofonista Flavio Ianiro, che ha voluto cimentarsi nella scrittura di tutta la gamma jazz: dalla song in stile standard alla bossa, dal modale in stile Coltrane al funk degli Anni ‘80 e ‘90. Temi e strutture armoniche intellegibili già dal primo ascolto, diventano il terreno comune per l’improvvisazione che coinvolge direttamente il pubblico.

Sul palco Flavio Ianiro (sax), Andrea Frescaroli (piano), Stefano Cesare (contrabbasso) e Davide Pentassuglia (batteria).

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Sabato 6 – Piera Pizzi Quartet

Piera Pizzi, interprete e compositrice, vocalist dalle grandi doti interpretative, con una raffinata tecnica vocale legata al sentimento ed un talento innato con una personalità artistica eclettica e versatile. Nei live mette in evidenza  il suo timbro unico, tipico  delle vocalist d’oltreoceano  imprimendo un  feeling soul ad  un repertorio che spazia da standards jazz ad R&B, dal blues al gospel.

Sul palco Piera Pizzi (voce), Stefano Nencha (chitarra), Stefano Nunzi (basso) e Silvano Melgiovanni (piano).

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Domenica 7 – Carla Cocco

Reduce dall’emozionante duetto con il cantautore brasiliano Toquinho, la Cocco si esibirà insieme alla sua band in formazione acustica. Con il suo innato carisma, saprà coinvolgere, far divertire ed emozionare il pubblico, dando prova del suo raffinato timbro vocale, nonché delle sue abilità virtuosistiche e di una rarissima estensione vocale. Nel programma brani portati al successo da una rosa di artisti che va da Elis Regina a Mina, con un repertorio diversificato, che abbraccia tutte le fasce di età, dai giovani ai meno giovani; un repertorio che comprenderà anche canzoni tratte dal suo ultimo album “Respiro” e alcuni storici brani tratti dall’album “La voglia, la pazzia, l’incoscienza e l’allegria” del grande poeta brasiliano Vinicius de Moraes.

Inoltre, per rendere omaggio alle proprie origini sardo/elleniche, Carla presenterà alcuni brani in lingua sarda e greca.

Sul palco Carla Cocco (voce), Umberto Vitiello (percussioni), Stefano Indino (fisarmonica) e Massimo Aureli (chitarra).

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Lunedì 8 – Jam session jazz con Romanazzo & Friends

Bassista e contrabbassista di carattere eclettico, spazia liberamente tra jazz ,pop e rock. Ha avuto esperienze dal vivo con musicisti del calibro di Mike Stern, Russel Ferrante, Danilo Rea, Javier Girotto, Eddy Palermo, Andrea Beneventano, Sandro Deidda, in campo pop, tra gli altri, ha accompagnato Ron, Luca Barbarossa, Claudio Baglioni. Il trio aprirà il primo set affrontando un repertorio di brani originali e standard jazz dal bacino mainstream, a seguire open jam session con tutti i musicisti che vorranno dare il loro contributo umano e musicale.

Sul palco Andrea Romanazzo (contrabbasso), Sebastian Marino (piano) e Alessandro d’Anna (batteria).

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Martedì 9 – Da Nu Jazz Quartet

La formazione nasce a Roma dalla passione dei componenti per lo smooth jazz, una delle poche formazioni in Italia che rappresenta questo genere. Il repertorio dei Da Nu Jazz Quartet spazia dalle musiche di Herbie Hancock, Grover Washington, David Sanborn, Dave Grusin, George Duke, Maceo Parker, Yellowjackets ad arrangiamenti moderni di classici della musica soul (Michael Jackson, Stevie Wonder, Gloria Gaynor) e jazz.

Sul palco Costantino Ladisa (sax & EWI),Francesco Puglisi (basso), Antonio Iammarino (pianoforte e tastiere) e Andy Bartolucci (batteria).

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Mercoledì 10 – Jam session jazz

La formazione aprirà il primo set per poi lasciare spazio alla jam session aperta. Il pubblico e i musicisti che vorranno dare il loro contributo umano e musicale, potranno esibirsi sul palco assieme alla band.

Sul palco da Giuseppe Ricciardo (sax), Gino Cardamone (chitarra), Andrea Nunzi (batteria) e Giuseppe Talone (contrabbasso).

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Giovedì 11 – Ricciardbop Sestet

Il gruppo propone un repertorio incentrato sugli standard della tradizione jazzistica, riarrangiati al fine di rendere i tre strumenti “solisti” cooperanti nell’esposizione del tema e degli special dei brani. Sul palco Giuseppe Ricciardo (sax tenore), Tiziano Ruggeri (tromba), Stefano Angeli (piano), Gino Cardamone (chitarra), Giuseppe Talone (contrabbasso) e Andrea Nunzi (batteria).

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Venerdì 12 – Lucrezio De Seta Movin’ On quartet

Un progetto in cui confluiscono diverse anime, diversi approcci che spingono l’arte a non fermarsi mai, a mutare pelle, ad andare avanti senza un punto fisso. Questa l’essenza di Movin ‘On, primo disco che porta la firma del batterista romano Lucrezio de Seta, che per la prima volta sarà di scena con questa formazione sul palcoscenico dell’Elegance Cafè. Ad accompagnato in questa avventura Ettore Carucci al pianoforte, Leonardo De Rose al contrabbasso e lo special guest Paolo Recchia al sax alto, musicisti e compagni di un’avventura cominciata nel 2014 che unisce tradizione e sperimentazione. Pur essendo un progetto di jazz, infatti, in Movin ‘On non mancano le contaminazioni con la tradizione popolare, con la cultura orientale, senza nulla togliere ad un’improvvisazione fluida e coinvolgente che trova la massima ispirazione nella tradizione Bebop. Uno spirito, dunque, che spinge ad andare avanti e che pervade ogni brano del disco, ogni singola nota, ogni inciso, ogni frase musicale, senza lasciare nulla al caso, premiando l’interplay, il lavoro collettivo e in sintesi la forza di un quartetto che sa come calibrare il suo potenziale. Brani che pur essendo di diversa estrazione hanno come minimo comun denominatore la curiosità e lo spirito di un batterista versatile, eclettico a cui piace spaziare tra diversi stili musicali.

Sul palco Lucrezio de Seta (batteria), Ettore Carucci (pianoforte), Leonardo De Rose (contrabbasso) e Paolo Recchia (sax).

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Sabato 13 – Jeito De Funk

Progetto musicale di recente formazione che attinge dal repertorio della musica popolare brasiliana con profonde radici nel samba, contaminandolo con ritmi e armonie del Nord America. La voce è quella di Elisa Mini, notevole il tocco della batteria di Andrea Cangianiello, un esperto dei ritmi brasiliani, con il pianoforte di Emiliano Pari, la chitarra di Jacopo Barbato e il basso di Andrea Romanazzo. Brani di Joao Bosco, Tania Maria, Ivan Lins, Djavan e molti altri, un “jeito” funk (modalità funk), ma, anche tradizionale brasilianità in quintetto.

Sul palco Elisa Mini (voce), Andrea Cangianiello (batteria), Jacopo Barbato (chitarra), Emiliano Pari (pianoforte) e Andrea Romanazzo (basso). https://dl.dropboxusercontent.com/u/32185142/Elisa%20Mini.jpg

Domenica 14 – Concerto allievi scuola di musica “Il Polistrumentista”

Concerto di fine corso degli allievi della scuola di musica “Il Polistrumentista” diretta da Luca Chiaraluce, polistrumentista e didatta. Diverse formazioni si cimenteranno in molteplici stili jazzistici suonando brani dei migliori autori e degli stili jazz più frequentati, da Chet Baker con il cool, alla fusion con Frank Zappa, passando per il modale con Coltrane e per il bop con Parker. Quartetti e quintetti formati da chitarra, pianoforte, contrabbasso, batteria e in alcuni anche voce, nei gruppi insieme agli allievi sarà sempre il loro maestro Chiaraluce, stimolandoli nell’interplay e nella scoperta dell’esperienza jazzistica.

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Lunedì 15 – Jam session jazz con Romanazzo & Friends

Bassista e contrabbassista di carattere eclettico, spazia liberamente tra jazz ,pop e rock. Ha avuto esperienze dal vivo con musicisti del calibro di Mike Stern, Russel Ferrante, Danilo Rea, Javier Girotto, Eddy Palermo, Andrea Beneventano, Sandro Deidda, in campo pop, tra gli altri, ha accompagnato Ron, Luca Barbarossa, Claudio Baglioni. Il trio aprirà il primo set affrontando un repertorio di brani originali e standard jazz dal bacino mainstream, a seguire open jam session con tutti i musicisti che vorranno dare il loro contributo umano e musicale.

Sul palco Andrea Romanazzo (contrabbasso), Domenico Sanna (piano) e Andrea Nunzi (batteria).

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Martedì 16 – Natural Quartet

Il progetto nasce nella primavera del 2015 per propone un repertorio tra il jazz e l’r’n’b.

Sul palco Fabrizio De Rubeis (voce), Gabriele Pistilli (sax), Alessandro Duccio Luccioli (batteria) e

Andrea Cantoni (piano).   

Mercoledì 17 – Jam session jazz

La formazione aprirà il primo set per poi lasciare spazio alla jam session aperta. Il pubblico e i musicisti che vorranno dare il loro contributo umano e musicale, potranno esibirsi sul palco assieme alla band.

Sul palco da Giuseppe Ricciardo (sax), Enrico Bracco (chitarra), Andrea Nunzi (batteria) e Stefano Nunzi (contrabbasso).

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Giovedì 18 – Pierluca Buonfrate Italiamericana Quartet

La band del vocalist/crooner Pierluca Buonfrate propone una rivisitazione ed un omaggio ai grandi interpreti di origine italiana protagonisti della scena musicale americana degli Anni ‘40 e ‘50. Louis Prima, Dean Martin, Perry Como e naturalmente Frank Sinatra. Lo swing ed il jive sono il filo conduttore del repertorio di questi classici, da “just a gigolo” a “buonasera signorina” , con un piccolo omaggio anche agli swinger nostrani.

Sul palco Pierluca Buonfrate (voce), Francesco di Gilio (piano), Giulio Ciani (contrabbasso), Alberto Botta (batteria) e Giuseppe Ricciardo (sax).

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Venerdì 19 – Palma & De Cristofaro Quartet

La la filosofia del jazz, con le espressioni eternamente libere, li coinvolge in un percorso in continua evoluzione, articolato tra le intime sonorità del dialogo chitarra-voce e i ritmi incalzanti dello swing.

Ad arricchire la loro proposta musicale, sempre personale e coinvolgente, è l’ispirazione agli standard americani di compositori di grande spessore, tra i quali Cole Porter, Duke Ellington, Rodgers & Hart, George & Ire Gershwin e Benny Goodman, che ha portato alla registrazione del cd “Blame It On My Youth”.

Sul placo Davide Palma (voce), Terenzio De Cristofaro (chitarra), Stefano Nunzi (contrabbasso) e Giovanni Campanella (batteria).

Sabato 20 – Tankio Band

La formazione guidata da Riccardo Fassi  ha avuto un grande successo di critica e di pubblico per il temperamento ed il carattere originale delle sue proposte tra le quali spicca il formidabile  tributo a Frank Zappa. Una personalissima sintesi di jazz orchestrale, avanguardia, funk, melodie seducenti, improvvisazione e molto altro. L’orchestra presentare vari progetti attingendo dal suo vasto repertorio: da Jelly Roll Morton a Duke Ellington, da Monk a Mingus, passando per le composizioni originali di Fassi alle musiche da film di Morricone, Rota e Monty Norman.

Sul palco Riccardo Fassi (piano,tastiere), Claudio Corvini (tromba), Giancarlo Ciminelli (tromba), Roberto Pecorelli (trombone basso), Massimo Pirone (trombone), Sandro Satta (sax alto), Michel Audisso (sax soprano, alto), Torquato Sdrucia (sax baritono), Pierpaolo Bisogno (vibrafono), Steve Cantarano (contrabbasso) e Pietro Iodice (batteria).

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Domenica 21 – Massimo Pirone evergreen

Progetto dedicato agli evergreen cioè i brani che più altri hanno segnato il tempo facendo una vera e propria colonna sonora, i pezzi famosissimi sono riarrangiati in chiave jazz, funk e raggae per conferire una varietà ritmica ad un concerto unico. Il repertorio comprende brani come “Georgia on my mind” nella versione di Ray Charles oppure “All the way” resa celebre da Frank Sinatra, dai Beatles a Stevie Wonder rivisitati ed esaltati nella loro bellezza.

Sul palco Mimma Pisto (voce), Massimo Pirone (trombone), Vincenzo Lucarelli (organo hammond) e Massimiliano Delucia (batteria.

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Lunedì 22 – Jam session jazz con Romanazzo & Friends

Bassista e contrabbassista di carattere eclettico, spazia liberamente tra jazz ,pop e rock. Ha avuto esperienze dal vivo con musicisti del calibro di Mike Stern, Russel Ferrante, Danilo Rea, Javier Girotto, Eddy Palermo, Andrea Beneventano, Sandro Deidda, in campo pop, tra gli altri, ha accompagnato Ron, Luca Barbarossa, Claudio Baglioni. Il trio aprirà il primo set affrontando un repertorio di brani originali e standard jazz dal bacino mainstream, a seguire open jam session con tutti i musicisti che vorranno dare il loro contributo umano e musicale.

Sul palco Andrea Romanazzo (contrabbasso), Andrea Beneventano (piano) e Alessandro Marzi (batteria).

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Martedì 23 – New Soul City

La formazione propone prevalentemente una soluzione di new soul, talvolta contaminato con generi di confine. Brani di Erykah Badu, The Cinematic Orchestra, India Arie, Janelle Monae, Jill Scott, Rachelle Ferrell e molti altri grandi del new soul. Un viaggio nella New Soul City, dove le dancefloor non sono mai vuote, attraverso la potente base ritmica coinvolgente, alternata con chitarra, tastiera e la grinta della vocalist.

Sul palco Valeria Di Castri (voce), Mirko Mancini (chitarra), Feliciano Zacchia (tastiere), Toto Giornelli (basso) e Alessandro Luccioli (batteria).

Mercoledì 24 – Jam session jazz

La formazione aprirà il primo set per poi lasciare spazio alla jam session aperta. Il pubblico e i musicisti che vorranno dare il loro contributo umano e musicale, potranno esibirsi sul palco assieme alla band.

Sul palco da Giuseppe Ricciardo (sax), Enrico Bracco (chitarra), Andrea Nunzi (batteria) e Stefano Nunzi (contrabbasso).

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Giovedì 25 – Segnali Project

Il live dei Segnali Project prevede due set dove, oltre ai brani dell’ultima opera “Ogivale” verranno eseguiti brani del precedente lavoro “Aliante” nonché composizioni di Lee Ritenour, Mike Stern, Spyro Gyra e Uzeb, tutte rielaborate dalla band con il suo personalissimo stile. Musiche originali sulla scia del funky, del jazz elettrico e californiano, dove tutta la musicalità e incentrata sul groove.

Stefano Lattanzi (chitarra), Claudio Bevilacqua (chitarra e synth), Stefano Carofei (batteria), Pino Zanzonico (basso) e Pierluigi Campili (piano e tastiere).

Venerdì 26 – Vahimiti “Motown Dream” Quartet

Vahimiti è una cantautrice cresciuta attraverso le vibrazioni del soul, dell’hip hop, dell’r’n’b, del blues, del jazz ed il mito e le note della cultura Maori. La sua musica è un insieme di queste influenze e si muove spontaneamente fra soul, richiami etnici e mediterranei.

Sul palco Vahimiti (voce), Chiara Cortez (cori), Emiliano Pari (tastiere) e Giuseppe D’Ortona alla batteria.

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Sabato 27 – Xingo Quartet

Il nome del quartetto guidato dal batterista Mauro Salvatore prende spunto dal nome del fiume brasiliano Xingu e propone un tributo ai grandi compositori della musica brasiliana tradizionale e contemporanea. Da Jobim a Djavan, da Baden Powell a João Bosco, unitamente a composizioni originali della band in stile latin. Il gruppo ha al suo attivo prestigiosi concerti in radio, club e festival nonché collaborazioni con Jim Porto e Robertinho De Paula.

Sul palco Laura Sciocchetti (voce), Lewis Saccocci (piano), Dario Piccioni (basso) e Mauro Salvatore (batteria).

Domenica 28 – Quartettomei

Alessandro Tomei nasce a foggia nel 1972. Nel 1993 si diploma in sassofono con il massimo dei voti presso il conservatorio di Frosinone sotto la guida del M° Bettazzi. Successivamente frequenta i corsi di perfezionamento musicale presso il C.P.M. di Siena jazz dove studia con Klauss Lessmann e Mauro Grossi e si diploma all’UM (Università della Musica) di Roma oltre ad ottenere un attestato di frequenza presso Fonopoli ed il DIMI (Dipartimento per l’Innovazione Musicale). Trasferitosi a Roma inizia da subito un’intensa attività concertistica nei maggiori locali della capitale collaborando con numerosi jazzisti dell’area romana. Il suo quartetto esegue standard e composizioni originali di Tomei e Fraternali.

Sul palco Alessandro Tomei (sax), Alex Fraternali (chitarra), Fabrizio Cucco (basso) e Matteo Bultrini (batteria).

Lunedì 29 – Jam session jazz con Romanazzo & Friends

Bassista e contrabbassista di carattere eclettico, spazia liberamente tra jazz ,pop e rock. Ha avuto esperienze dal vivo con musicisti del calibro di Mike Stern, Russel Ferrante, Danilo Rea, Javier Girotto, Eddy Palermo, Andrea Beneventano, Sandro Deidda, in campo pop, tra gli altri, ha accompagnato Ron, Luca Barbarossa, Claudio Baglioni. Il trio aprirà il primo set affrontando un repertorio di brani originali e standard jazz dal bacino mainstream, a seguire open jam session con tutti i musicisti che vorranno dare il loro contributo umano e musicale.

Sul palco Andrea Romanazzo (contrabbasso), Francesco Poeti (piano) e Andy Bartolucci (batteria).

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Martedì 30 – Emphatia Jazz Duo

Empathia é un progetto musicale concepito, maturato e prodotto a San Paolo in Brasile che dosando sfumature e gradazioni di swing, jazz, soul e bossa-nova ha creato un suono originale, impreziosito da numerosi dettagli e quanto mai difficile da etichettare.

Sul palco Mafalda Minnozzi (voce e percussioni) e Paul Ricci (chitarra).

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Maintenant @ 28DiVino Jazz

Un progetto diverso dal solito, questo Maintenant di Lucia Ianniello, che ho potuto gustare dal vivo al 28DiVino Jazz. In una serata particolare, purtroppo venata di tristezza visto che il concerto è stato dedicato a Giuseppe La Spina, il chitarrista del gruppo da poco scomparso per un incidente stradale. Ma, come spesso accade, ad una tristezza segue una speranza, e dunque ecco che il club si illumina di nuova luce, uno sguardo in prospettiva sul futuro.

Lucia Ianniello (tromba, composizioni e arrangiamenti), Diana Torti (voce), Paolo Tombolesi (piano, synth), Riccardo di Fiandra (basso elettrico). Le composizioni sono ispirate e liriche, angolose ed oniriche. La tromba di Lucia Ianniello è ben compendiata dalla voce di Diana Torti (In These Last Days), mentre l’utilizzo della loop station e del synth ben si addice a creare un mood moderno (come nel duo synth/tromba in Maintenant). Atmosfere contemporanee, che rimandano talvolta a Berio, con un occhio al blues più classico, come traspare dal playing di Paolo Tombolesi in Dans le coeur de gens. Ottimo anche Riccardo Di Fiandra, che ben sorregge l’impalcatura armonica dei brani.

Un progetto interessante, poetico, del quale è già pronto un disco di prossima pubblicazione. Da tenere d’occhio.

Horace Silver rivive grazie all’Orchestra Operaia

Serata tributo a Horace Silver, giovedì scorso alla Casa del Jazz. Il grande compositore e pianista, scomparso lo scorso anno, è stato omaggiato da Massimo Nunzi e dai suoi  “operai” con un repertorio inusuale, tratto dagli album meno suonati di Silver, quali Silver ‘n Brass e Silver ‘n Voices, usciti per la Blue Note rispettivamente nel 1975 e nel 1976.

Con il supporto dei Lone Arrangers, vale a dire Claudio Toldonato, Marco Vismara, Alberto Buffolano e Damiano La Rocca (in ordine di esecuzione), l’orchestra ha eseguito caldi e swinganti arrangiamenti di Adjustment (Toldonato), Dameron’s Dance e Togetherness (Vismara), New York Lament (Buffolano), Sophisticated Hippie (La Rocca), ed alcuni altri tratti dagli stessi album, oltre ad un brano di Nunzi dedicato proprio al musicista capoverdiano.

Elementi di prim’ordine, come sempre, nell’Orchestra Operaia, difficile esaltarne uno a scapito di un altro: oltre a Massimo Nunzi (direzione e arrangiamenti), c’erano Marta Colombo (voce), Mario Caporilli, Alessandro di Bonaventura (trombe), Stan Adams, Pierluigi Bastioli (tromboni), Claudio Giusti, Alex Tomei, Carlo Conti, Marco Guidolotti (sassofoni), Alessandro Gwis (piano), Manlio Maresca (chitarra), Lorenzo Feliciati (basso elettrico), Pier Paolo Ferroni (batteria), Claudio Toldonato, Marco Vismara, Alberto Buffolano, Damiano La Rocca (lone arrangers), ospiti speciali Francesco Lento (tromba), Flavio Spampinato, Elena Paparusso, Stefano Lenzi (vocals).

Una serata bella e densa di Jazz, la possibilità di ascoltare i brani meno noti di un grande e sottovalutato come Horace Silver, un finale scoppiettante con una carambolesca versione del Pinocchio di Fiorenzo Carpi. Tutte cose che fanno piacere e che ci fanno sperare che la Casa del Jazz stia vivendo una nuova primavera anche grazie al contributo della associazione MIDJ di Ada Montellanico che tanto sta facendo per la causa.