Oggi pomeriggio, con il concerto del Fabrizio Bosso Quartet tenutosi al Teatro Secci, si è chiuso ufficialmente l’Umbria Jazz Spring festival, svoltosi per la prima volta nella città delle acciaierie. In realtà c’era stato un primo timido tentativo nel 2017, ma quest’anno l’evento è stato organizzato con più dettaglio e determinazione. Tanti e tutti molti interessanti gli artisti in cartellone: il duo Kenny Barron/Dado Moroni, Paolo Fresu (con il progetto Two Islands, con Giovanni Sollima e l’Orchestra da camera di Perugia, ed in duo con Daniele di Bonaventura), Maria Pia De Vito, Fabrizio Bosso Quartet, Duologue di Steve Wilson e Lewis Nash, Cory Henry con The Funky Apostles.
Abbiamo particolarmente apprezzato anche gli Huntertones, gruppo formatosi all’università di Columbus, Ohio, oggi con base a Brooklyn, che coniuga l’improvvisazione con elementi di jazz, funk, soul, hip hop, rock, R&B, nonché i Funk Off, marching band toscana dal ritmo molto coinvolgente, ormai divenuta una istituzione del festival.
Prossimo appuntamento già in programma per il prossimo anno, sempre a Terni. E, da quanto dichiarato dall’organizzazione, visto anche il buon successo ottenuto, c’è l’intenzione di mantenere nella Città di San Valentino anche le edizioni a seguire.