è il nuovo talento della chitarra jazz. In uscita il suo secondo album sulla speranza e il coraggio “Unknown Path”.

Un nuovo grande talento nel panorama jazz italiano: è il chitarrista e compositore Francesco Zampini, che il prossimo 6 ottobre pubblicherà il secondo disco da leader “Unknown Path” con un Quintet di alto livello completato dal grande trombettista russo Alex Sipiagin, il pianista spagnolo Xavi Torres, il contrabbassista Michelangelo Scandroglio e il batterista Bernardo Guerra.

Da anni attivo sulla scena italiana e all’estero, Francesco Zampini vanta collaborazioni, oltre con lo stesso Sipiagin, con artisti del calibro di Ben van Gelder, Darcy James Argue, Fabrizio Bosso, Emanuele Cisi, Nico Gori, Scott Hamilton, Roberto Tarenzi, Stefano “Cocco” Cantini, Walter Paoli, Raffaello Pareti, Jesper Bodilsen, Giovanni Falzone, Umberto Fiorentino e Alessandro Lanzoni esibendosi in Europa, Stati Uniti e Russia. Nel 2019 è stato l’unico semifinalista italiano per il prestigioso International Guitar Competition, concorso promosso dall’Herbie Hancock Institute of Jazz. Anche in Italia ha ricevuto ottimi consensi, tra cui il Primo premio al Concorso nazionale per chitarristi “Davide Lufrano Chaves” nel 2018 e il secondo premio come “Miglior solista” all’interno del concorso Premio Chicco Bettinardi nel 2016.
Le parole di Emanuele Cisi sul suo talento: “Il suo solismo profondo ed elegante, la sua raffinatezza armonica ed il suo controllo strumentale di altissimo livello sono dimostrazione di grande intelligenza musicale. Ascoltando i suoi precedenti lavori discografici si denota anche il suo talento come compositore. Nel futuro del jazz italiano c’è molta roba buona. Francesco Zampini è certamente una di queste.”

Il nuovo album – disponibile su Bandcamp e su Spotify – “Unknown Path” parla di speranza e coraggio e di come tutto sia parte di un significativo percorso interiore del quale non si conosce la direzione o la fine.
Concluso un periodo di intense collaborazioni musicali e nuove esperienze nei 3 anni vissuti in Olanda, dove ha conseguito un Master al “Koninklijk Conservatorium” di Den Haag e frequentato Masterclass di Peter Bernstein, Lage Lund, Jonathan Kreisberg e Jeff Ballard, Francesco Zampini ha intrapreso una nuova fase della sua vita, estremamente introspettiva, che gli ha permesso di affinare le sue capacità compositive e di approfondire la conoscenza di lavori discografici che hanno favorito la creazione e la realizzazione di questo nuovo progetto. Estremamente importanti per lui sono stati gli album The Remedy (Kurt Rosenwinkel), Allegory (Adam Rogers) e Cultural Survival (David Sanchez). Proprio a questi musicisti sono stati dedicati i brani del disco Last Hope, View From DH e Whispers.

La scelta dei musicisti è basata sulla solida intesa della sezione ritmica formata da Michelangelo Scandroglio e Bernardo Guerra, alla quale sono stati aggiunti il pianismo fantasioso ed elegante di Xavi Torres, nonché la potenza e l’inventiva del solismo coinvolgente di Alex Sipiagin che così commenta la collaborazione con Zampini: “E’ uno dei migliori musicisti europei con cui collaborare, talentuoso e allo stesso tempo umile. La sua musicalità è pari a quella dei migliori musicisti di New York. Condividere il palco con lui consente una grande libertà di improvvisazione.”

Il brano di apertura di “Unknown Path”, Dream Team, inaugura quindi una collaborazione fortemente voluta dal band leader: “Alcuni dei brani che ho scritto appositamente per questo disco rappresentano una fase di transizione del mio stile compositivo, influenzato da alcuni dei miei musicisti e compositori preferiti: Adam Rogers, Kurt Rosenwinkel, Mark Turner e David Sanchez. Devo ringraziare Alex Sipiagin per il suo grande aiuto, per tenere così tanto alla mia musica e a questo progetto, e gli altri musicisti per il lavoro incredibile che hanno fatto per questo disco e anche per il loro supporto umano.”
La tracklist è formata da 7 brani originali e una interpretazione della celebre Cyclic Episode di Sam Rivers (Blue Note Records). Altra particolarità è la nuova versione di Song For Alba, brano già edito nel primo lavoro del giovane chitarrista toscano Early Perspectives (AlfaMusic, 2019), inciso con Raffaello Pareti e Walter Paoli.

Tracklist:

  1. Dream Team
  2. Last Hope
  3. Mr. X
  4. Cyclic Episode – Sam Rivers (Blue Note Records).
  5. Ternoot
  6. Song for Alba (AlfaMusic, 2019)
  7. Whispers
  8. View From DH

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Ultimo weekend per la Rassegna di successo “Around Jazz” al Parco Archeologico dell’Appia Antica

Un successo crescente per la Rassegna musicale “Dal Tramonto all’Appia – Around Jazz” promossa dal Parco Archeologico dell’Appia Antica – Ministero per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo con il sostegno della Regione Lazio e la direzione artistica di Fabio Giacchetta: standing ovation per i concerti al Casale di Santa Maria Nova nel complesso archeologico della Villa dei Quintili (in via Appia Antica 251, Maps https://maps.app.goo.gl/XQQfntJRQ7zSpB3h6), che hanno avuto protagonisti Paolo Fresu, Ramberto Ciammarughi, Fabrizio Bosso e Norma Ensemble.

Nella stessa location venerdì 2 ottobre si terrà una grande e doppia serata dedicata a Marco Massa, ideatore della rassegna scomparso prematuramente. Così lo ricorda il Direttore artistico della manifestazione Fabio Giacchetta“Marco Massa era un amico, un sognatore, un amante della musica e dell’Appia Antica. Con emozione e con grande piacere ci apprestiamo a rendere il giusto tributo a chi con le sue idee ha consentito la realizzazione di Around Jazz, sarà una delle serate più significative della Rassegna.”

Si parte alle 19 con il concerto del Blue Note Quintet feat. Daniele Scannapieco e guidato dal carismatico batterista Gegè Munari, una delle colonne portanti del jazz italiano che trasporterà il pubblico indietro nel tempo, ad uno dei periodi più belli della storia del jazz americano, l’era del Blue Note Sound degli anni ’60 di Lee Morgan, Herbie Hancock, Miles Davis. A completare la formazioneil pianista Domenico Sanna, il trombettista Francesco Lento e il contrabbassista Vincenzo Florio: la tradizione dello swing e del bebop sono le linee guida di questo gruppo di star del jazz italiano, perfettamente condotte dal maestro di lungo corso Gegè Munari, che nella sua carriera ha suonato con artisti del calibro di Chet Baker, Dexter Gordon, Liza Minnelli, Mina, Gato Barbieri, Jerry Lee Lewis, Chico Buarque, Toquinho. La scelta di quattro musicisti di età decisamente più “verde” strizza l’occhio ai Jazz Messengers di Art Blakey: Munari ripercorre l’aspetto nobile di questa pratica presentando al suo pubblico la forza espressiva dei suoi giovani compagni d’avventura, nuovi talenti del jazz odierno. A seguire, una grande jam session – ad ingresso gratuito – vedrà alternarsi sul palco tanti jazzisti della scena romana e non solo, uniti nellaffettuoso ricordo di Marco Massa allinsegna della grande musica e dei grandi valori. “Il tributo a Marco Massa è un doveroso e sentito omaggio a colui che ha ideato il progetto del festival Around Jazz – racconta il direttore del Parco Archeologico dellAppia Antica Simone Quilici – Ricordo come fosse ieri quando venne a proporci di partecipare al bando della Regione Lazio che abbiamo vinto grazie alle sue idee innovative e inclusive. In cammino lungo l’Appia Antica c’è e ci sarà sempre anche Marco.”

Due i concerti della giornata finale di sabato 3 ottobre. Alle 18.30 spazio alla sperimentazione con l’audacia e la spontaneità del duo formatodalla cantante Alice Ricciardi e dal pianista Pietro Lussu, compagni nel progetto e nella vita, che vantano grandi collaborazioni internazionali tra cuiBob Mintzer, Joe Locke, Terence Blanchard, Mark Turner, Philip Catherine, Magnus Lindgren, Jeremy Pelt, Nicola Conte, Dezron Douglas, Greg Osby, Fabrizio Bosso, Stefano Di Battista, incidendo per prestigiose etichette discografiche. Il loro nuovo album “Catching a Falling Star” mostra tutta la sintonia umana e musicale della coppia attingendo a varie fonti: la maestosità dell’American Songbook, il pop anni ’50 e ’60 (Perry Como, The Beach Boys), il jazz d’autore e le proprie composizioni originali. In un eclettico programma musicale, il fil rouge è incarnato dal suono e dall’approccio distintivo del duo: Alice Ricciardi porta la conoscenza della cultura del jazz vocale, l’immaginazione melodica, l’interpretazione sottile di testi e musica senza tempo; Pietro Lussu è un partner sensibile e stimolante, che combina creatività con eleganza, ironia, tradizione e svolte inaspettate. L’interazione dinamica, così come il senso di sospensione, allusione, sono tutte espressioni che l’ascoltatore completa in una miriade di interpretazioni personali. A seguire, dalle 20.30, protagonista l’Hammond Trio che nasce dalla collaborazione tra alcuni dei più interessanti musicisti del panorama jazz italiano: l’hammondista Leonardo Corradi, il contrabbassista Luca Fattorini e il batterista Marco Valeri. Una band dal grande interplay che si fonda intorno all’intrigante sound dell’organo Hammond, terreno fertile per l’improvvisazione a partire da brani di standard jazz e nuove composizioni.
La presenza simultanea dell’Hammond e del contrabbasso, che per l’occasione si sostituisce alle linee di basso dell’organo, crea un particolare sound poco esplorato nella storia del jazz. Le fortunate e riuscite produzioni degli anni ’60 della grande organista Shirley Scott sono il materiale da cui il trio trae sicuramente ispirazione per scrivere nuove pagine di jazz.       

L’ingresso ai concerti del 2 e del 3 ottobre è acquistabile in prevendita su TICKET ITALIA al link https://ticketitalia.com/concerti/around-jazz. L’organizzazione metterà comunque a disposizione un dispositivo elettronico sul luogo dell’evento per consentire un eventuale acquisto in autonomia dei biglietti fino a qualche minuto prima dell’inizio concerto. Per favorire i più giovani e gli studenti iscritti a scuole musicali il Parco Archeologico dell’Appia Antica riserva un ingresso ridotto a €6 per gli under 18 e per gli iscritti a Conservatori statali e Istituti Superiori di Studi Musicali. Il Casale di Santa Maria Nova, sito nell’area archeologica della Villa dei Quintili in via Appia Antica 251, è raggiungibile percorrendo un breve tratto di Appia Antica a partire dall’incrocio con via di Tor Carbone, oppure con la Metro A (fermata Colli Albani) e poi autobus 664 oppure 118 dal centro di Roma.

Biglietto unico €12
Ridotti €6 (under 18 e iscritti a Conservatori statali di musica e Istituti Superiori di Studi Musicali)
Carnet 2 concerti per le date con due spettacoli intero €20 – ridotto €10.

L’ingresso è subordinato alla misurazione della temperatura corporea, che dovrà essere inferiore a 37.5 °C. Per accedere alle location è necessario indossare la mascherina, coprendo naso e bocca e mantenere una adeguata distanza interpersonale.

Info e contatti
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Ufficio Stampa “Around Jazz”
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