Sovversivamente globale. Maria Pia De Vito ripubblica con la sua nuova etichetta il capolavoro “Tumulti”.

Maria Pia De Vito sorprende tutti e ripubblica, con la sua appena nata etichetta discografica mpdvrecords, il suo album capolavoro “Tumulti”, del 2003. Una proposta rivoluzionaria senza compromessi per la cantante e compositrice pluripremiata a livello internazionale, che si colloca al centro della sua sperimentazione vocale – espressione di messaggi, sensazioni, storie e memorie – che incontra, attraverso l’improvvisazione, la ricerca del magistrale percussionista e cantante francese Patrice Heral.

Un dialogo a due “voci” che è divenuto una costante nel percorso artistico di Maria Pia De Vito – si pensi alle fortunate sinergie conRita Marcotulli, John Taylor, Huw Warren – che in questo disco trova ulteriore forma grazie alla presenza del violoncellista olandese Ernst Reijseger e del pianista austriaco Paul Urbanek, improvvisatori sia live sia in post-produzione e co-autori di alcuni brani.

Tumulti rappresenta un momento importante della mia produzione, relativo a modalità di composizione e ri-composizione attraverso l’uso dell’improvvisazione vocale  tout-court e su testi poetici, come quelli di Gabriele Frasca e Patrizia Valduga, oltre al mio testo originale “In rivolta” tradotto in inglese e riadattato per il brano” Revolt”.”

L’album è disponibile su tutte le piattaforme online di streaming e download ed è stato distribuito da TAG The Artist Garage, la nuova piattaforma di servizi digitali ideata e gestita da SimulArte, società attiva nell’industria musicale fondata da Federico Mansutti, Stefano Amerio e Ermanno Basso.

Nel disco la voce di Maria Pia De Vito acquisisce ruoli diversi da quello meramente ritmico e nel dialogo incessante con Patrice Heral si fa ritmo, tessitura, composizione, paesaggio sonoro grazie all’adozione di forme provenienti da tradizioni e culture diverse, e alle molteplici texture date al suo strumento dalle sovraincisioni dei live electronics.

Nella appassionante tracklists, manifesto dell’album sono i 2 brani “The sixth nonsense” – composizione sul ritmo – e l’elogio della dissoluzione e della dissolutezza “Forse no”, culmine della tumultuosità della De Vito, con un Reijseger “swingante paradossale”.

Scrive Mario Gamba: “Difficile trovare un album dove la coerenza di un’idea “radicale” della musica si associ, come in questo, con la caratterizzazione assai forte di ogni singolo brano. Voce sognante, voce orgasmica, voce mormorante, percussioni scabre e fantasiose, live electronics a dare al tutto un sapore di perdizione e di piacevole alterità.”

Già nella cover del disco, che uscì per Manifesto dischi, un disegno originale in cui è dichiarato l’intento di comunicare con ogni mezzo quanto è articolato in parole e quanto non lo è. Intento che il viaggio nel ritmo e nella sperimentazione raggiunge nella sua totalità.

SHORT BIO

La sperimentazione sul canto e sulla voce di Maria Pia De Vito,cantante e compositrice pluripremiata a livello internazionale, abbraccia diversi campi d’azione.

La sua carriera è densa di importanti collaborazioni e incontri musicali: John Taylor, Ralph Towner, Chico Buarque, Guinga, Rita Marcotulli, Ernst Rejiseger, Enrico Rava, Enrico Pieranunzi, Norma Winstone, Steve Swallow, Gianluigi Trovesi, Danilo Rea, Enzo Pietropaoli, Paolo Fresu, Paolo Damiani, Cameron Brown, Ramamani Ramanujan, David Linx, Diederik Wissels, AreaJoe Zawinul, Michael Brecker, Peter Erskine, Kenny Wheeler, Miroslav Vitous, Nguyen-Le, Uri Caine, Dave Liebman, Billy Hart, Eliot Ziegmund, Steve Turre, Maria Joao, Monica Salmaso, Art Ensemble of Chicago. Attuale direttore artistico del Festival Bergamo Jazz, è stata per tre anni direttore della sezione jazz del Ravello Festival.

CONTATTI
www.mariapiadevito.com
Spotify https://open.spotify.com/album/77uXxp2xI5vo82KIZJaVGd
Apple Music https://music.apple.com/fi/album/tumulti/1547257977

Ufficio Stampa
Fiorenza Gherardi De Candei:info@fiorenzagherardi.com, tel. 3281743236

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Greta Panettieri compie 20 anni di carriera tra Stati Uniti, Europa e Russia

Ha mostrato al mondo il suo incredibile talento. Dal pop al free jazz, fino alla Musica Popolare Brasiliana, l’eclettismo di Greta Panettieri non ha limite e si è sviluppato grazie a un virtuosismo innato e a un fascino raffinato.  

Dopo aver collezionato una lunga serie di sold out all’estero e in Italia con i suoi tour dedicati all’album “Shattered-Sgretolata” ed a ad un sapiente omaggio a Mina, Greta ha deciso di racchiudere in un nuovo album la sua personalità poliedrica, rieditando i brani del cuore a favore di un suono di alta qualità che esaltasse al meglio la sua voce e la sua musica.

Esce dunque il 10 dicembre “Collection”, l’album che contiene in versione Remastered i successi più amati dal pubblico, e alcune “chicche” meno conosciute dai suoi primissimi album.

Una storia musicale che parte da giovanissima, con lo studio del violino e del pianoforte al Conservatorio di Perugia, la vita a New York documentata anche dal libro a fumetti “Viaggio in Jazz”, dove le doti vocali di Greta vengono notate dalla Universal/DECCA che pubblica il suo primo disco “The Edge of Everything”.
Seguono il tour europeo come opening di Joe Jackson, le collaborazioni con grandi della musica mondiale come Larry Williams, Diane Warren, Curtis King, Terri Lynn Carrington, Mitch Forman, Robert Irvin III, Curtis King, Toninho Horta, il ritorno in Italia con uno strepitoso omaggio alle canzoni interpretate da Mina che ha incantato la critica e gli incontri professionali con Sergio Cammariere e Gegè Telesforo, i tanti sold out dei tour in Russia e nei festival italiani, le partecipazioni da tutto esaurito a varie edizioni di Umbria Jazz, fino alle lezioni all’Università IULM di Milano dedicate proprio alla vocalità.    
La voce è lo strumento di cui Greta Panettieri è maestra, con competenze di profonda interpretazione e una notevole estensione che padroneggia con facilità – basti pensare alla sua celebre esecuzione di “Brava” in versione be-bop, che nei concerti dal vivo fa spesso seguire una improvvisazione di oltre sei minuti. 

“Sono passati 20 anni, incredibile a dirsi, ma sento che questo numero così rotondo rappresenti un momento di cambiamento nella mia vita di musicista. Con “Collection” ho voluto chiudere il cerchio e celebrare questi anni di musica e vita, iniziati nell’aprile del 2000, quando sono partita per gli Stati Uniti. Ora si guarda solo avanti!”

Ad affiancare Greta Panettieri in questa operazione di remastering vi è, ancora una volta, il producer e pianista Andrea Sammartino – che da sempre cura gli arrangiamenti e la produzione della musica di Greta.

La decisione di rimasterizzare i brani del cuore è stata presa per rendere giustizia al ruolo del Suono, in tutta la sua qualità espressiva. Proprio per questo, oltre alla abituale presenza nei digital store (SpotifyAmazonApple Music), sul sito http://www.gretasbakerymusic.com/store/collection.html il pubblico potrà trovare, oltre agli MP3 e a ben due tipologie di file WAVE, una esclusiva edizione in FLAC: un formato ad altissima definizione che consentirà un ascolto di grande impatto e coinvolgimento. 

Tra i 12 brani della tracklist, il pubblico ritroverà i musicisti che hanno affiancato Greta durante la sua carriera: dai brasiliani Mauricio Zottarelli, Itaiguara Brandao e Neney Santos, a Curtis King Jr. (che il pubblico italiano ben conosce per essere stato l’ottimo vocalist di Bruce Springsteen nei concerti con la E-Street Band), a Fabrizio Bosso. Ed ancora: Daniele Mencarelli, Alessandro Paternesi, Max Ionata, Cristiano Arcelli, Gaetano Partipilo, Alfonso Deidda, Stefano Tamborrino, Francesco Puglisi, Giuseppe Bassi, oltre alla penna del cantautore Piji per il testo del brano “Non ci giurerei”.

La tracklist si apre proprio con questo brano, e prosegue con “Goodbye Stranger” che su Spotify ha superato i 252.000 ascolti, “Pensamento Feliz”, la celebre “Parole parole” di Gianni Ferrio, “Easy” di Lionel Richie, “Lover”, il frizzante duetto con Greg (del duo Lillo&Greg) “Oppure No”, “I just can ’t stop loving you” di Michael Jackson, la “Brava” be-bop con Fabrizio Bosso alla tromba, “Life on Mars” di David Bowie, una originale versione di “Never can say goodbye”, “Guessing and Surmising”.

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