16 artisti raccontano la società contemporanea all’Ex Cartiera Latina Nel Parco Regionale dell’Appia Antica

Giovedì 1 luglio alle 21, nello splendido spazio dell’Ex Cartiera Latina del Parco Regionale dell’Appia Antica, torna lo spettacolo intermediale della scrittrice e regista Federica Altieri. Tra jazz elettronico, recitazione, videoarte, performance, installazioni, fotografia e letteratura, un incontro di 16 italiani e tedeschi, con una perla danese proveniente direttamente dall’Odin Teatret, omaggiano uno dei più grandi intellettuali del nostro tempo: Valerio Magrelli, poeta, scrittore, traduttore, critico letterario e accademico.

Attraverso la sua visione antropologica della società contemporanea lo spettacolo “La soluzione poetica” propone agli spettatori un percorso itinerante, immersivo, d’incontro negli spazi all’aperto dell’Ex Cartiera Latina, che dalla Città Eterna prenderà il via per un tour internazionale tra Danimarca, Germania, Francia.         
A Roma l’evento è realizzato grazie al sostegno dell’Ambasciata Tedesca: la coesistenza delle due lingue sarà caratteristica fondamentale dello spettacolo.

Premio Feltrinelli per la poesia italiana ricevuto dall’Accademia Nazionale dei Lincei, e collaboratore delle pagine culturali di Repubblica, Valerio Magrelli ha tradotto le opere dei più importanti poeti francesi del ‘900. Nello spettacolo “La soluzione poetica”, la sua visione del contemporaneo ha ispirato un linguaggio prettamente intermediale e tecnologico.   
Federica Altieri: “Si tratta, difatti, di una “Soluzione poetica-tecnologica”. Definire Valerio Magrelli un “poeta” è riduttivo, poiché la sua scrittura percorre e vive in una dimensione trasversale, che attraversa generi e mondi diversi. Magrelli dubita, osserva, riflette e, con perspicace libertà, racconta l’epoca in cui stiamo vivendo in modo talmente confidenziale da spiazzare alla prima lettura.”       

Tecnologia e arte si fondono divenendo un tutt’uno, si rielaborano l’una nell’altra, si trasformano, dialogano in un linguaggio, quello Poetico, che risorge divenendo nuova forma di comunicazione: sintetica, aperta, libera, capace di ricollocarsi sempre in nuove sequenze di significato. “In questo contesto proprio la Parola Poetica diviene ponte tra il pensiero analogico e quello digitale dando vita ad un linguaggio innovativo e sperimentale.

Prodotto dall’Associazione Appercezioni, questo evento conferma la volontà di Federica Altieri di intrecciare la sua Arte con la società contemporanea: superando la concezione egoica del “personaggio” o del “protagonista” per ritrovare il piacere dell’assemblamento, dove ogni ruolo è parte dell’atto artistico – dall’attore, all’aiuto-regista, al tecnico audio/luci, allo scenografo, all’ufficio stampa. Un lavoro che si rielabora di continuo a seconda del paese che lo ospita, un cammino metamorfico che si trasforma a seconda della lingua, dei luoghi, dei professionisti che lo plasmano e creando una partitura collettiva.

Uno spettacolo orizzontale con artisti nazionali ed internazionali di grande spessore: il 1 luglio andranno in scena l’attrice Maria Letizia Gorga, i performer berlinesi Bankleer, l’attrice tedesco-portoghese Ana Maria Bernauer, i musicisti Emanno Baron e Marcello Allulli, dal celebre Odin Teatret l’attore Ulrik Skell, la scenografa Barbara Pensa, la fotografa Paola Favoino, lo scultore Cesare Lauri, la giovanissima attrice Viola Maria Ronzoni, il videoartist Claudio Ammendola, gli attori Irene Trapani e Diego Colaiori, l’ufficio stampa Fiorenza Gherardi de Candei, lo stage manager Andrea D’Amico, il responsabile produzione Carlo Ronzoni.

Già lo scorso anno lEx Cartiera aveva ospitato l’opera itinerante Roma Matria Comune, andata in scena con un sorprendente intersecarsi di esperienze contemporanee che hanno raccontato le differenti “voci” del vivere attuale.

L’ingresso gratuito (offerta libera) è a numero chiuso, con un max di 60 partecipanti e la prenotazione obbligatoria alla mail appercezioni2004@gmail.com.

CONTATTI
appercezioni2004@gmail.com
 – 392.6337475
Pagina Facebook: https://www.facebook.com/appercezioni/
Ufficio Stampa: Fiorenza Gherardi De Candei – tel. 328.1743236 – info@fiorenzagherardi.com

Pubblicità

Inizia con il sold out il tour di Ninni Bruschetta e Cettina Donato

Parte il 25 giugno dal Teatro Clitunno di Trevi, già sold out: è il tour della carismatica coppia formata dal noto attore e regista Ninni Bruschetta (Boris, I Cento Passi, Made in Italy) e dalla pluripremiata compositrice, pianista e direttore d’orchestra Cettina Donato
Una sinergia entusiasmante che nelle passate tournée ha già emozionato il pubblico dei festival e dei teatri italiani all’insegna dell’impegno civile, e raccontando un’altra faccia della Sicilia, quella poetica e letteraria.        
A tornare in scena, dopo il grande successo e il tutto esaurito dello scorso anno, è la pièce teatrale “Il mio nome è Caino”, un vero e proprio gioiello teatrale con la regia di Laura Giacobbe, dall’omonimo testo di Claudio Fava che denuncia i crimini di mafia da una prospettiva unica – quella del killer, personaggio che Ninni Bruschetta interpreta con maestria e rara sensibilità dando voce alle sfaccettature umane rappresentate anche dalle musiche originali composte e eseguite al pianoforte da Cettina Donato, presenza sapiente ed elegante che conduce l’animo del protagonista, insieme a quello del pubblico, verso luoghi reconditi dell’anima.

Il tour dei due artisti prosegue con i concerti dedicati al nuovo progetto “I siciliani”, album di poesia e musica che omaggia lo scrittore Antonio Caldarella con 3 preludi per pianoforte e 8 brani composti ed arrangiati da Cettina Donato per un ensemble formato quartetto jazz e quartetto d’archi. Dando voce tra canto e recitazione ad una Sicilia nostalgica e attuale, languida e bruciante, Ninni Bruschetta fonde il suo strumento con le suggestive melodie di Cettina Donato, per riportare le emozioni degli ascoltatori ad uno stato originario, tra reminescenze e estasi.

“I siciliani” andrà in scena il 18 luglio al Milazzo Film Festival, per poi proseguire il 24 con il Festival Jazz di Zafferana Etnea, il 25 al Parco della Tesoreria di Torino, il 27 a Lipari, il 29 a Trevignano Romano, il 3 agosto alla Casa del Jazz di Roma, il 22 agosto a Morgantina, il 3 settembre al festival Lucca Jazz. Insieme ai due artisti, sul palco, Dario Cecchini – sax, Dario Rosciglione – contrabbasso, Mimmo Campanale – batteria, gli archi della BIM Orchestra guidata dal violoncellista Giuseppe Tortora e la cantante e attrice Celeste Gugliandolo.
prodotto da AlfaMusic, l’album è disponibile in streaming e nei principali digital store al link https://believe.ffm.to/isiciliani.

Attore di teatro, cinema e tv, Ninni Bruschetta ha firmato più di 40 regie teatrali, dirigendo, tra gli altri, Anna Maria Guarnieri, Claudio Gioè, Donatella Finocchiaro, Roberto Citran, David Coco, Edy Angelillo e Angelo Campolo. E’ stato per due volte direttore artistico dell’EAR Teatro di Messina. Tra cinema e televisione ha preso parte a quasi cento titoli, spaziando dalle grandi serie generaliste (Squadra Antimafia, Borsellino, Distretto di Polizia, I bastardi di Pizzofalcone) al cinema d’autore (Luchetti, Giordana, Corsicato, Guzzanti, Pif, Von Trotta, Woody Allen, Paolo Sorrentino) al record di incassi di “Quo Vado?” di G. Nunziante, con Checco Zalone. E’ uno dei protagonisti della serie cult “Boris” e del relativo film di Ciarrapico, Torre e Vendruscolo nonché dell’ultimo capolavoro televisivo di Mattia Torre (La linea verticale). Premio Tony Bertorelli alla carriera nel 2018. Ha pubblicato tre sceneggiature con Sellerio e due saggi critici sul lavoro dell’attore con Bompiani e Fazi.


Pluripremiata pianista, compositrice e direttore d’orchestra, Cettina Donato da anni è annoverata tra i migliori arrangiatori italiani al Jazzit Award. Conduce la sua carriera concertistica prevalentemente tra Europa e Stati Uniti. Docente di jazz in diversi Conservatori italiani, ha ricoperto il ruolo di International President del Women of Jazz del South Florida. Ha diretto diverse orchestre italiane, mentre a Boston ha fondato big band a suo nome con musicisti provenienti dai cinque continenti. Nella sua carriera ha collaborato con importanti solisti del panorama jazz nazionale e internazionale, pubblicando sei album a suo nome.

CONTATTI
Ufficio Stampa (Italy): Fiorenza Gherardi De Candei – www.fiorenzagherardi.com
email: info@fiorenzagherardi.com – tel. +39.328.1743236
Booking & ManagementMarcella Crivellenti
email: giuneman2013@gmail.com – tel. +39.333.6299395

La vulcanica coppia Ninni Bruschetta-Cettina Donato sul palco della Casa del Jazz per “I concerti nel parco”

Reduce dai successi e dai sold out teatrali, il 3 agosto sul palco della Casa del Jazz, per la rassegna “I concerti nel parco”, arriva la vulcanica coppia formata dal noto attore e regista Ninni Bruschetta (Boris, I Cento Passi, Made in Italy) e dalla pluripremiata compositrice, pianista e direttore d’orchestra Cettina Donato. Una sinergia entusiasmante che sta commuovendo il pubblico italiano raccontando un’altra faccia della Sicilia, quella poetica e letteraria.
È la poesia del grande scrittore Antonio Caldarella che rivive nel loro progetto “I siciliani” (appena divenuto un album https://believe.ffm.to/isiciliani prodotto da AlfaMusic) grazie alla travolgente interpretazione di Ninni Bruschetta, in equilibrio tra recitazione e canto, e le suggestive composizioni originali firmate da Cettina Donato 8 brani e 3 preludi per pianoforte accompagnata da un trio jazz (Dario Cecchini – sax, Dario Rosciglione – contrabbasso, Mimmo Campanale – batteria)  e gli archi della BIM Orchestra guidata dal violoncellista Giuseppe Tortora. I biglietti sono già disponibili in prevendita su TicketOne al link https://bit.ly/ticket3agostoISICILIANI.

Attore di teatro, cinema e tv, Ninni Bruschetta ha firmato più di 40 regie teatrali, dirigendo, tra gli altri, Anna Maria Guarnieri, Claudio Gioè, Donatella Finocchiaro, Roberto Citran, David Coco, Edy Angelillo e Angelo Campolo.E’ stato per due volte direttore artistico dell’EAR Teatro di Messina. Tra cinema e televisione ha preso parte a quasi cento titoli, spaziando dalle grandi serie generaliste (Squadra Antimafia, Borsellino, Distretto di Polizia,I bastardi di pizzo falcone) al cinema d’autore (Luchetti, Giordana, Corsicato, Guzzanti, Pif, Von Trotta, Woody Allen, Paolo Sorrentino) al record di incassi di “Quo Vado?” di G. Nunziante, con Checco Zalone. E’ uno dei protagonisti della serie cult “Boris” e del relativo film di Ciarrapico, Torre e Vendruscolo nonché dell’ultimo capolavoro televisivo di Mattia Torre (La linea verticale). Premio Tony Bertorelli alla carriera nel 2018. Ha pubblicato tre sceneggiature con Sellerio e due saggi critici sul lavoro dell’attore con Bompiani e Fazi.

Pluripremiata pianista, compositrice e direttore d’orchestra, Cettina Donato da anni è annoverata tra i migliori arrangiatori italiani al Jazzit Award. Conduce la sua carriera concertistica prevalentemente tra Europa e Stati Uniti. Docente di jazz in diversi Conservatori italiani, ha ricoperto il ruolo di International President del Women of Jazz del South Florida. Ha diretto diverse orchestre italiane, mentre a Boston ha fondato big band a suo nome con musicisti provenienti dai cinque continenti. Nella sua carriera ha collaborato con importanti solisti del panorama jazz nazionale e internazionale, pubblicando sei album a suo nome.
CONTATTI
06.5816987 | 339.8041777 – info@iconcertinelparco.itUfficio Stampa (Italy): Fiorenza Gherardi De Candei – www.fiorenzagherardi.com
email: info@fiorenzagherardi.com – tel. +39.328.1743236
Booking & ManagementMarcella Crivellenti
email: giuneman2013@gmail.com 

Il Maestro Peppe Vessicchio DIVENTA DIRETTORE MUSICALE DELL’ART Village

Peppe Vessicchio: “Questa gratificante nomina incrocia un periodo della mia vita nel quale la formazione dei giovani alla musica rappresenta una aspirazione che diventa sempre più urgente. Ringrazio Fabrizio Di Fiore che sostiene fiducioso l’iniziativa e Luciano Cannito con il quale esiste una lunga e profonda amicizia e stima professionale, che mi ha coinvolto in questo progetto.”

In soli due anni è divenuto l’Accademia artistica più grande d’Italia e hub culturale di eccellenza: è l’Art Village di Roma, un luogo di fermento professionale con concerti, spettacoli, produzioni, casting e formazione, dove transitano grandi volti della danza, della musica e dello spettacolo – da Roberto Bolle a Rossella Brescia, Giorgio Pasotti, Leonardo Pieraccioni, Lucio Presta, Virginia Raffaele, Vinicio Marchioni, Diana Del Bufalo, Cinzia Leone e Virginio.

Un progetto visionario e di successo della Fabrizio Di Fiore Entertainment, che ha affidato la direzione artistica a Luciano Cannito, noto regista e coreografo a livello internazionale (Metropolitan di New York, Teatro alla Scala di Milano, Teatro San Carlo di Napoli, Teatro Massimo di Palermo, Bol’shoj di Mosca, Orange County Performing Arts Center di Los Angeles, Place des Artes di Montréal, Grand Theatre de Bordeaux), divenuto negli ultimi anni anche un amato volto televisivo. Una scelta vincente, non solo per i progetti e gli spettacoli realizzati ed esportati sul territorio italiano, ma anche per l’alta qualità della sezione Accademica che, nonostante la drammaticità della pandemia (soprattutto per il settore dello spettacolo) è riuscita a tutelare didattica e opportunità professionali per i suoi studenti, anche durante il lockdown.

Luciano Cannito: “Considero l’Art Village una vera e propria rivoluzione culturale: a partire da una qualità artistica di altissimo livello, l’impronta di ogni attività è all’insegna dell’etica, della meritocrazia, e dell’introduzione al mondo del lavoro. Perché, più che mai in questo momento è importante ribadirlo, l’Arte è Lavoro.”

Un auditorium, 14 aule e sale prova, 2 studi di registrazione, sala relax con computer ed appartamenti per ospitare fino a 30 artisti:tutto in un’unica immensa sede di 2500 mq, in ulteriore ampliamento, in via Aurelia 477.           Fabrizio Di Fiore: “Sono i numeri più importanti, perché raccontano la possibilità di dare spazio all’Arte, alla Cultura, alle produzioni, di dare un futuro ai giovani attraverso la creazione artistica, di continuare a fare innovazione e ad onorare il nostro patrimonio culturale.”

Oltre al protocollo di intesa con l’Accademia delle Belle Arti di Roma per stimolare collaborazioni creative con gli studenti di scenografia e costume, all’interno dell’Art Village vi sono due compagnie di danza professionali, il Roma City Musical e il Roma City Ballet Company: premiata compagnia di artisti internazionali che ospita star della danza mondiale, con cui Art Village ha realizzato la produzione di diversi spettacoli tra cui “Lo Schiaccianoci” e “Cenerentola”, portati in tour nei teatri italiani collezionando molti sold out.   
All’interno dell’hub anche il Centro di Danza Balletto di Roma: dal 1960, una delle storiche scuole d’Italia dove si sono formati grandi nomi del panorama della danza italiana ed internazionale. Oggi il suo corpo docenti è tra i più qualificati ed il rigore e la disciplina che si respira nei bellissimi studi, rendono questa scuola tra le più accreditate a livello professionale e formativo. Non solo perfezionamento artistico e creativo, ma anche manageriale: è il caso del Diploma Accademico in Performing Arts, con certificazione internazionale Pearson, che include materie dedicate agli aspetti legali, manageriali e alle strategie promozionali.     
Oltre alla formazione, l’Art Village ospita ogni mese performance, produzioni, prove di teatro e tv, concerti e casting – il prossimo si terrà il19 e 20 giugno per il musical “7 spose per 7 fratelli” con la regia di Luciano Cannito e le musiche dal vivo di Peppe Vessicchio, che nel 2022 sarà in tour in tutta Italia a partire dal Teatro Brancaccio di Roma.

Sarà proprio il Maestro Vessicchio, compositore e direttore d’orchestra, vera e propria icona della musica italiana, a ricoprire il ruolo di Direttore Musicale dell’Art Village: sono già in cantiere produzioni e importanti novità sul fronte della didattica e del lavoro, alcune delle quali sono state annunciate durante la conferenza stampa all’Art Village di martedì 15 giugno.

Oltre a collaborare alle produzioni di spettacoli, Vessicchio dirigerà il corso di laurea triennale dedicato alla musica e al music business: il Bachelor of Arts in collaborazione con il dipartimento Creative Industries della University of the West of Scotland. Una esperienza internazionale per tutti gli studenti che, direttamente dal campus Art Village, saranno a contatto con i programmi internazionali certificati Pearson e un piano di studi che oltre alla produzione e alla pratica dello strumento, dà spazio ai vari aspetti dell’industria musicale internazionale e all’imprenditoria. Un titolo ufficiale e riconosciuto come laurea triennale a livello italiano ed europeo, che va oltre il titolo in sé: il programma didattico, in linea con il piano di studi internazionale, prevede una formazione musicale a 360°, andando a formare sia strumentisti/cantanti di musica classica e moderna (il corso è multistilistico e aperto a tutti gli strumenti) che professionisti fondamentali nell’industria musicale: producer/programmatori, aspiranti produttori/agenti, imprenditori culturali, produttori artistici o arrangiatori, aspiranti tecnici audio, artisti nel campo delle arti performative e della music technology, critici musicali, divulgatori.           
L’impronta della didattica è totalmente operativa, attraverso strumenti di analisi, ricerche sul campo, vicinanza con le produzioni e gli eventi Art Village e il contatto continuo con eccellenti professionisti del settore.


CONTATTI
www.artvillage.top
Via Aurelia 477, Roma – tel. 06.66000331
Ufficio Stampa: Fiorenza Gherardi De Candei, tel. 328.1743236  info@fiorenzagherardi.com

Dedicato a Morricone il tour internazionale di Stefano Di Battista con il suo “Morricone Stories”

Partirà il 15 giugno da Lione il tour internazionale di Stefano Di Battista, che nelle scorse settimane ha riscosso molto successo con il suo album “Morricone Stories” pubblicato da Warner Music e dedicato al compositore e Premio Oscar Ennio Morricone, al quale era legato da una sincera amicizia e da diverse collaborazioni.     
Le sue immortali colonne sonore, più il brano “Flora” che scrisse proprio a Di Battista, saranno protagoniste di una lunga serie di concerti che fino a tutto settembre toccheranno diverse città italiane e francesi, e che
si estenderà a Turchia, Germania e Grecia: da alcune delle più importanti venue come Parigi, Nizza, Nantes, Cassis e Salon-de-Provence, a Istanbul, Monaco e Argos.         
In Italia,
spiccano i live alla Casa del Jazz di Roma (il 30 giugno: https://casadeljazz.com/evento/stefano-di-battista-morricone-stories/), Montalcino (21 luglio), Terni (24 giugno), Catania (8 agosto), Civitanova Marche (17 luglio), Selva di Fasano (12 agosto).           
Info sul tour completo
: https://www.anteprimaproductions.com/fr/artistes/jazz/1/stefano-di-battista.

In scaletta, un vero e proprio patrimonio della musica mondiale: le trascinanti melodie di Morricone suscitano da sempre forti emozioni, immagini e rimembranze cinematografiche. Una trama di armonie intelligenti che innesca nel pubblico un senso generale di piacere e riconoscimento. Attraverso i suoi arrangiamenti, Stefano Di Battista “gioca” con i temi del Maestro come se fossero materia magica, sostanza di quella speciale e misteriosa zona della musica che riempie quasi inspiegabilmente l’anima.      
Ecco che le celebri melodie morriconiane divengono perfetti standard jazz: una swingante e ironica Metti una sera a cena, l’incalzante Il buono il brutto e il cattivo che si rivela come un duello di improvvisazioni – col sax che prende la parte di quel breve spunto di note che all’origine fu ispirato dal verso del coyote – prima di sciogliersi nell’emozione purissima del Tema di Deborah di C’era una volta in America, che è una delle più belle invenzioni di Morricone, alla quale teneva moltissimo perché esprimeva molto bene il suo ideale di melodia scritta con un esiguo numero di note col massimo risultato. Per non dire della delicata rilettura di The mission, con un elegante passaggio dall’oboe originale al sax soprano. Presenti anche molte ricercatezze: dal brano Flora che il Maestro ha scritto a Di Battista fino a Verushka e ai due singoli Peur sur la ville e Cosa avete fatto a Solange?.

Con una carriera parallela tra l’Italia e la Francia, Stefano Di Battista ha collaborato con grandi nomi del panorama nazionale e internazionale, tra cui Michel Petrucciani, Elvin Jones, Jacky Terrasson, Jimmy Cobb, Richard Bona, Claudio Baglioni, Renato Zero, Fabrizio Bosso, Flavio Boltro, Rita Marcotulli, Baptiste Trotignon, Aldo Romano, Michel Benita, Adriano Celentano, Jovanotti, Tiromancino. Noto è anche il suo duo con la cantante, e moglie, Nicky Nicolai.

LINK
Info tour:
https://www.anteprimaproductions.com/fr/artistes/jazz/1/stefano-di-battista
Warner Music Germany: www.warnermusic.de/stefano-di-battista

CONTATTI
Catalogo Warner Music Italy https://www.facebook.com/WarnerMusicItalyCatalogo
Management:
Anteprima Productions www.anteprimaproductions.com

Ufficio Stampa per Warner Music: Fiorenza Gherardi De Candei tel. +39.328.1743236  e-mail info@fiorenzagherardi.com.

Doppio concerto conclusivo del 26° festival MetJazz: al Teatro Metastasio il trio MAT di Allulli, Diodati e Baron e l’ensemble Lapsus Lumine.

Lunedì 14 giugno il Teatro Metastasio di Prato ospiterà il concerto conclusivo della XXVI edizione del Festival MetJazz, con la direzione artistica di Stefano Zenni. 
Un altro doppio evento, dalle ore 20, per celebrare i talenti che rappresentano “Il futuro del jazz italiano”: tema del 2021 scelto da Zenni per mettere in luce i meriti di una eccellente generazioni di jazzisti.

Ad aprire la serata, l’ensemble Lapsus Lumine: un trio vocale con contrabbasso direttamente dalla vivace scena jazz torinese, che ospiterà il rumorista e fantasista Vincenzo Vasi (theremin, basso elettrico, flauto da naso, oggetti)Ispirandosi al lavoro del compositore e scrittore Moondog, partendo da testi di canzoni preesistenti, da giochi verbali, dalla letteratura (Dante, Leopardi) o dal linguaggio quotidiano, il gruppo (che a volte include Ernst Reijseger e Jim Black) reinventa il gusto per la manipolazione del suono e del ritmo. Con l’ospite Vincenzo Vasi, mago ludico dei rumori e degli effetti, il gruppo si è trasformato in una sorta di gioco enigmistico (“a schema libero”, appunto), dove ogni brano è una sorta di indovinello, a riconoscere fonti letterarie, canzoni italiane (non solo jazz!), incastri verbali e riferimenti musicali.

Nella formazione: Marta Del Grandi, Sabrina Oggero Viale, Erika Sofia Sollo e il contrabbassista Stefano Risso + l’ospite Vincenzo Vasi.

A seguire, salirà sul palco l’imperdibile trio MAT di Marcello Allulli (sax), Francesco Diodati (chitarra), Ermanno Baron (batteria): una delle formazioni cardine del linguaggio contemporaneo fondato su un interesse marcato per i suoni e i rumori, per striature di colori, per densità e astrazioni foniche; ma anche per groove ritmici robusti, accensioni di energia potente e un dialogo contrappuntistico tra gli strumenti. I ruoli di solista e accompagnatore si dissolvono e l’improvvisazione diventa il motore energetico della musica. Il loro nuovo disco “In front of”, uscito da poco con Tuk Music, è “il risultato della ricerca di tre persone che hanno la necessità di mettersi continuamente in discussione musicalmente e di lavorare insieme sul mistero che la musica e l’arte portano con sé”.

Biglietti da €10 a €15, acquistabili sul sito del Teatro Metastasio al link http://bit.ly/ticket14giugno
Info 
sul doppio concerto:http://bit.ly/METJAZZ14giugno.

CONTATTI
www.metastasio.it
Info Teatro Metastasio:
 tel. 0574.608501  
Ufficio Stampa Teatro Metastasio: Cristina Roncucci tel. 0574.24782 (interno 2)- 347.1122817
Comunicazione MetJazz: Fiorenza Gherardi De Candei tel. 328.1743236 info@fiorenzagherardi.com    

Nuovo raddoppio al festival MetJazz: sul palco del Metastasio l’originalità e il talento di Zoe Pia e Giovanni Benvenuti

Prosegue sul palco Teatro Metastasio di Prato la XXVI edizione del Festival MetJazz, con la direzione artistica di Stefano Zenni. Lunedì 7 giugno dalle ore 20 un altro doppio concerto con protagonisti due originali talenti della scena italiana: la poliedrica clarinettista Zoe Pia con il suo progetto “Shardana”, definito da Paolo Fresu “giusto e auspicato equilibrio tra follia e razionalità, passione e sentimento, radice e fiore”, e Giovanni Benvenuti, sassofonista brillante e grande compositore, dal solismo lucido e incalzante, spesso avventuroso, che sorprenderà il pubblico con i brani del suo disco “Paolina e l’Androide”.

Ad aprire la serata sarà il coraggioso innesto di linguaggi e fusione tra jazz e musica tradizionale sarda: “Shardana” viene dall’Egitto, ed è il nome con cui il faraone egiziano Ramses II, nella stele di Tanis (II millennio a.C.) indica “il popolo delle isole che stanno in mezzo”. Dunque i sardi, come Zoe Piaclarinettista dell’oristanese che si forma come strumentista classica a Cagliari e poi a Rovigo, estendendo la sua esplorazione verso la musica contemporanea e il jazz, senza dimenticare, nelle esperienze all’estero, la musica popolare spagnola. Le launeddas spiccano tra i vari strumenti, in una veste totalmente personale, dopo un’accurata ricerca delle possibilità timbriche e inesplorate del prezioso strumento millenario. La tecnica della soundscape composition unita al linguaggio contemporaneo ha permesso di raccontare nel disco “Shardana” (ed. Caligola) in musica le energie nascoste nella tomba dei giganti di Sa Dom ‘e S’Orcu, i personaggi misteriosi come S’Accabadora, la forte tradizione processionale di Mogoro, la storia della terra e dei popoli del Mediterraneo, l’omaggio al grande cantautore Andrea Parodi, le mistiche Domus de Janas ed il tradizionale riecheggiare del ballo sardo. Sul palco accanto a Zoe Pia, impegnata a clarinetto, launeddas e elettronica: Roberto De Nittis (pianoforte, Rhodes, keyboard, Toy Piano, Kalimba du Costarica), Glauco Benedetti (basso tuba) e Sebastian Mannutza (batteria & violino).

A seguire, “Paolina e l’Androide”: creatura musicale di Giovanni Benvenuti che parte dagli assetti più consueti del jazz di oggi – compreso l’organico di quartetto con sax – per poi prendere strade eccentriche. Molto apprezzato da musicisti fuori dagli schemi, lui stesso si è confrontato con organici molto diversi, compreso il quartetto d’archi. Questo suo nuovo progetto, divenuto un album (Wow Records), è un magnifico esempio di come si possa fare jazz con un linguaggio classico e al tempo stesso originale“Paolina and the android è una colonna sonora per eventi che non abbiamo vissuto, una musica che descrive episodi di un lontano passato e di un futuro immaginario. Questa musica nasce dalle suggestioni suggerite dalla storia e dalla fantascienza, due narrazioni apparentemente antitetiche, una volta ad un passato accaduto e l’altra ad un futuro immaginario, ma che convergono nel dare lenti più nitide per indagare il presente. Ogni brano è la storia di un passato che si proietta nel futuro e di un futuro che guarda al passato.”        
Sul palco con Giovanni Benvenuti: Giacomo Dal Pra (pianoforte), Francesco Pierotti (contrabbasso), Dario Rossi (batteria).

Biglietti da €10 a €15, acquistabili sul sito del Teatro Metastasio al link http://bit.ly/ticket7giugnoMETJAZZ
Info 
sul doppio concerto: https://bit.ly/MetJazz7giugno.

CONTATTI
www.metastasio.it
Info Teatro Metastasio:
 tel. 0574.608501  
Ufficio Stampa Teatro Metastasio: Cristina Roncucci tel. 0574.24782 (interno 2)- 347.1122817
Comunicazione MetJazz: Fiorenza Gherardi De Candei tel. 328.1743236 info@fiorenzagherardi.com