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Dedicato a Roberto Mancini

Roberto ManciniMartedi 28 ottobre 2014, alle 20.30 su Radiotre Rai, andrà in onda, per “Il Cartellone”, un concerto dedicato alla memoria di Roberto Mancini, sassofonista, compositore, arrangiatore e didatta, scomparso lo scorso anno.

Il concerto, tenuto da amici musicisti ed ex allievi, vuole essere anche un tributo a tutti quei musicisti che fanno la scelta dell’insegnamento, a volte anche a discapito dei propri progetti più strettamente artistici. Organizzato congiuntamente con la Scuola Popolare di Musica di Testaccio, dove Roberto ha insegnato per tanti anni, vede l’avvicendarsi delle seguenti formazioni.

BLUE SAX (formazione storica di Roberto Mancini, con la quale ha suonato e per la quale ha arrangiato brani originali e standard):

  • Alessandro Tomei (sax alto)
  • Mauro Centrella (sax alto)
  • Angelo Trane (sax tenore)
  • Torquato Sdrucia (sax tenore)
  • Adriano Piva (sax baritono)
  • Domenico Capezzuto (pianoforte)
  • Mauro Nota (contrabbasso)
  • Francesco Bonofiglio (batteria)

I Virtuosi Di Piazza Vittorio (formazione ispirata a I Virtuosi di Cave, altro gruppo nel quale Mancini ha militato, negli anni ’70):

  • Eugenio Colombo (sax soprano)
  • Ferruccio Corsi (sax contralto)
  • Pasquale Innarella (sax tenore)
  • Peppe D’Argenzio (sax baritono)

Suoneranno inoltre Daniele Tittarelli (sax alto), Francesco Marini (sax alto), Mauro Verrone (sax alto), Stefano “Ciccio” Arduini (sax tenore), Tony Formichella (sax tenore), Antonello Sorrentino (tromba), Leonardo De Rose (contrabbasso), Alessandro D’Anna (batteria), Paolo Cintio (pianoforte).

Durante il concerto, infine, Pino Saulo intervisterà a bordo palco, tra gli altri, Paolo Cintio, Mauro Verrone, Eugenio Colombo.

Una serata bella, rigenerante, densa di swing e di feeling, in compagnia di ottimi musicisti, impegnati in arrangiamenti di gran classe. Jazz allo stato puro, accessibile non solo da parte degli appassionati ma anche dei neofiti.

Un consiglio: non perdetevelo.

Radiotre RAI, martedi 28 ottobre, ore 20.30

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Radio Tre omaggia Massimo Urbani

Ieri sera, nella sala A di Via Asiago in Roma, Radio Tre ha trasmesso in diretta, in occasione del ventennale della sua morte, un concerto-omaggio a Massimo Urbani. La serata, con la competente e piacevole conduzione di Pino Saulo, ha visto avvicendarsi varie formazioni.

In apertura Animali Urbani Quintet, con Maurizio Urbani (fratello di Massimo, sax tenore, sax soprano), Federico Laterza (piano, synth), Tiziano Ruggeri (tromba), Luca Pirozzi (basso elettrico), Alessandro Marzi (batteria). Suggestiva, tra le altre, la versione di A Trane From The East, brano di ispirazione coltraniana presente sull’album Easy To Love, edito nel 1987 da Red Records, qui fondato su un ostinato di piano suonato sulla parte bassa della tastiera e rallentato quel tanto che basta per infondere allo stesso un senso di misticismo e di memoria, quasi fosse la colonna sonora del film della vita di Massimo.

È seguita l’esibizione del duo composto  da Mauro Verrone (sax alto, sax soprano) e Luigi Bonafede (piano), i quali hanno incantato la platea con Preghiera, scritto da Bonafede in omaggio all’amico scomparso.

La serata è proseguita poi con il trio di Ivano Nardi (batteria), Eugenio Colombo (sax) e Marco Colonna (clarinetto basso), a testimoniare la sperimentazione e le influenze, molte e variegate, che hanno contribuito a formare la musicalità di Massimo Urbani.

L’evento, infine, si è pirotecnicamente concluso con il quartetto di Rosario Giuliani (sax alto), con Roberto Tarenzi (piano), Alex Boneham (contrabbasso) e Marco Valeri (batteria), una dimostrazione tangibile di quanto il Jazz italiano abbia da dire, anche a livello internazionale. Giuliani, tra l’altro vincitore nel 1996 della Prima Edizione del Premio Massimo Urbani, ha eseguito per la prima volta Max, da lui stesso scritto e dedicato per l’occasione al grande sassofonista scomparso.

Interessanti gli interventi, nel corso della serata, di Carola Di Scipio, Adriano Mazzoletti, Luigi Onori.

Un concerto bello, con tanto pubblico affettuoso, di quei concerti che non si dimenticano. W Massimo Urbani!

Ancora su Massimo Urbani

Ancora una volta, nei giorni immediatamente prossimi al ventennale della sua morte, ho modo di ricordare Massimo Urbani. E questo grazie all’evento che lo vedrà di nuovo protagonista il 21 giugno 2013, quando al Museo Laboratorio della Mente, al padiglione 6 del complesso del Santa Maria della Pietà, si terrà un concerto/reading nel quale Ivano Nardi, Roberto Del Piano ed Eugenio Colombo suoneranno mentre Carola De Scipio, Luigi Onori e Paolo Carradori leggeranno brani in ricordo del grande sassofonista scomparso. Il tutto sottolineato dalle immagini di Massimiliano Carboni.

La figura di Massimo Urbani ha incarnato ed incarna ancora nel cuore degli appassionati l’eroe maledetto, il genio musicale dal tragico destino. Ma il concerto/reading non ha alcun intento commiserativo, al contrario, vuole porre in evidenza gli aspetti più umani di Massimo, i suoi rapporti con gli amici, con il suo quartiere, con la musica. Mentre il suo ricordo può continuare a rinnovarsi grazie all’ascolto dei suoi dischi, nel contempo si rischia però di perdere le sfaccettature del suo carattere, carattere che è stato parte importante della sua stessa arte. Racconta Carola De Scipio nel suo libro Vita, morte, musica di Massimo Urbani, edito da Stampa Alternativa:

Massimo aveva venduto il suo sassofono per procurarsi l’eroina e, dovendo suonare, ad un gruppo di ragazzi adoranti e aspiranti musicisti disse:” Chi di voi suona il sax?” E subito uno: “Io!” E Massimo: “Ecco, bravo, vallo a pija’!”

È attraverso racconti come questo, nei quali si mescolano tragedia e ironia, che emerge prepotentemente e nettamente l’essenza vera di questo artista. Un artista ed un uomo, che rimarrà per sempre nel cuore degli appassionati di Jazz anche grazie ad eventi come questo. Un evento da non perdere.

Link correlati:

Concerto/reading al Museo Laboratorio della Mente

Articolo su Jazzaroma: In ricordo di Massimo Urbani

Articolo su Jazzaroma: Animali Urbani