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2017: LA SFIDA DEL DUO al 28Divino Jazz

Penso che la formazione in duo sia la più affascinante dal vivo, la più difficile e rischiosa nel jazz. Niente paraventi. L’interazione del binomio con l’audienza diventa una sfida e un “gioco”, …tra ritmica , vuoti sonori, assoli, tecnica e improvvisazioni.
Respect e… Chapeau!

(Marc Reynaud)
MERCOLEDI 4 GENNAIO
ore 22.00
SIMONE ALESSANDRINI & DANILO BLAIOTTA DUET
 aless-blaiotta-press
Simone Alessandrini, sassofoni
Danilo Blaiotta, piano
Simone Alessandrini & Danilo Blaiotta Duet è un progetto nato nel 2016 a partire dalla collaborazione dei due musicisti nel quintetto Balkanica. Il repertorio è composto soprattutto da brani originali ma non disdegna gli “evergreen” della tradizione jazzistica, riarrangiati ovviamente per una formazione, quella del duo, che consente grandi libertà espressive dettate soprattutto dall’estemporaneità e dall’istinto.
Due giovani Jazzisti affermati , ognuno con progetti a nome suo. Non vi mettiamo i curricula ma le loro principali collaborazioni musicali:
Simone Alessandrini: (Jim Porto, Antonio Ciacca, Rita Marcotulli, Fabio Zeppetella, Marcello Rosa, Javier Girotto,
Roberto Gatto, Bepi D’Amato, Fabrizio Bosso, Rosario Giuliani, Paolo Damiani, Marco Tiso, Giacomo Trovajoli, Saint Louis Big Band, Tosca, Sandy
Muller, Badi Assad, Martha High, Stefano Rossini, Gianluca Persichetti, Mario Caroli, Apeiron sax quartet, Guido Baggiani, Sean Friar, Lei Liang)
Danilo Blaiotta: (Logan Richardson, Tommy Crane, Mike Applebaum, Mark Hanna, Mick Brill, Moritz Goetzen, Karl Degenhardt, Claudio Fasoli, Achille Succi, Pietro Leveratto, Attilio Zanchi, Giuseppe Bassi, Francesco Diodati, Joe Amoruso, Antonio Onorato, Francesco Puglisi, Matteo Bortone, Francesco Ciniglio, Reinaldo Santiago, Robertinho De Paula, Luca Nostro, Anita Vitale, …e Stefano Carbonelli.
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GIOVEDI 5 GENNAIO
ore 22.00
PIERONI e PAGLIANI ACTING DUO
actingduoweb
“Instabbilità e Altri Racconti”
Fabrizio Pieroni, piano
Luca Pagliani, chitarra
Subito si capisce che questi due artisti si conoscono.. bene!. Composizioni originali e rielaborazioni di musiche tradizionali e popolari di ogni provenienza geografica e culturale, legate dalla comune radice afro-americana e dal piacere per l’improvvisazione e per la scrittura. Bella, ansi stupenda musica.

“Una proposta, quella di Pagliani e Pieroni, che ha radici diverse ed altre rispetto al filone più propriamente
jazzistico, ma che non manca di intrigare per raffinatezza e bellezza degli arrangiamenti.

E dico arrangiamenti non a caso: tutti i brani sono infatti arrangiati minuziosamente, con tanto di parti call and response, contrappunti, armonizzazioni. E con caleidoscopici inseguimenti tra pianoforte e chitarra, durante i quali i due musicisti si passano la palla dell’improvvisazione.”
Maurizio Alvino (,jazzaroma) Leggi Tutto Guarda Video
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 Due formazioni DUO “patafisiche”che meritano il vostro interesse per la loro bravura e qualità musicale. Non sarete delusi.
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Ingresso LIVE DUO : 10,00 euro con prima cosumazione inclusa.
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28Divino Jazz – Via Mirandola, 21 – Roma – Tel: 3408249718 – www.28divino.com @28divinojazz aperto dalle 19.30
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Pagliani e Pieroni @ 28DiVino Jazz

Niente di meglio, per festeggiare il Santo Stefano, di una serata al 28DiVino Jazz, un club che non non manca mai di incuriosire e che, anche stavolta, mi ha incuriosito con il duo di Luca Pagliani (chitarra) e Fabrizio Pieroni (pianoforte). Una proposta, quella di Pagliani e Pieroni, che ha radici diverse ed altre rispetto al filone più propriamente jazzistico, ma che non manca di intrigare per raffinatezza e bellezza degli arrangiamenti. E dico arrangiamenti non a caso: tutti i brani sono infatti arrangiati minuziosamente, con tanto di parti call and response, contrappunti, armonizzazioni. E con caleidoscopici inseguimenti tra pianoforte e chitarra, durante i quali i due musicisti si passano la palla dell’improvvisazione.

Un repertorio diverso dal solito, dunque, che partendo da Edoardo Bennato fa tappa nella tradizione del canto natalizio per eccellenza, Adeste Fideles, per poi inerpicarsi verso il Brasile con lo scoppiettante choro Piano Pandeiro e Passarinho (di Hugo Fattoruso, pianista, percussionista, cantante, fisarmonicista, compositore e arrangiatore uruguayano) e con Curumim (di Camargo Mariano, pianista brasiliano). Nel mezzo, tanti brani originali come Eskerrikasko Nafarroa, che in basco significa “Grazie Navarra”, e che Pieroni ha dedicato alla provincia spagnola dove ha vissuto per tre anni; Gurdulù, sempre di Pieroni, dedicato al servo del cavaliere inesistente di Italo Calvino, Scena di mare con donna e cane (che già nel titolo – ma non solo – evoca atmosfere progressive) e Quando le donne avevano le ruote, entrambi di Pagliani, per finire con Non scordar la memoria, brano meditativo e cantabile scritto dal chitarrista Nicola Puglielli in omaggio a Massimo Urbani.

Come bis O sole mio, classicissimo di Eduardo Di Capua, con un andamento a milonga, di grande impatto, che dice una parola nuova e importante sul brano napoletano. E ce ne andiamo a casa contenti, non prima di aver avuto rassicurazione dai due sul fatto che, presto, incideranno un disco. Sarà di sicuro un buon anno.

 

Un certo Fabrizio Pieroni

È stata una piacevole sorpresa ritrovare ieri, dopo tanto tempo, Fabrizio Pieroni, pianista versatile ed incline al Jazz come alla Classica, al Blues come al Tango. L’occasione, il reading di Un certo Lucas, di Julio Cortàzar, presso la libreria Altroquando in via del governo vecchio, evento organizzato dalla casa editrice SUR (dietro la quale si cela Marco Cassini, patròn della Minimum Fax) e consistente nella lettura contemporanea del libro in diverse librerie della Capitale ma anche nel resto d’Italia.

Il reading ha visto la lettura dei micro racconti di Cortàzar da parte dello scrittore Giorgio Vasta, accompagnato al pianoforte da Fabrizio Pieroni. Devo ammettere che per me, appassionato di Jazz fino allo spasimo, è stato difficile seguire fino in fondo le parole, soprattutto quanto queste venivano sottolineate dalle note di Donna Lee (Charlie Parker), di Blue Monk o di Round Midnight (Thelonius Monk), magicamente interpretati da Pieroni.

La lettura è proseguita con Lucas e i suoi ospedali, Lucas e i suoi pianisti, e con la proiezione di un filmato in cui lo stesso Cortàzar legge Un piccolo paradiso. Fino ad Amore 77, che Pieroni chiude con una stupenda versione del tango de los tangos, La Cumparsita.

Una calda e piacevole serata nel centro della vecchia Roma, in un locale pieno di libri, con la possibilità di bere una buona birra, ascoltando dell’ottima letteratura, con l’accompagnamento di un bravo pianista. Cosa volere di più?