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La poetica del trio

Ho ascoltato con piacere Infant Speech, registrato da U-Man Trio per Alfa Music. Dietro il nome U-Man Trio si celano Gaia Possenti (pianoforte), Fabrizio Cecca (contrabbasso) e Massimo Carrano (batteria), ed ovviamente siamo di fronte all’ennesima implementazione del trio nel Jazz, una formazione che ha avuto interpreti storici e grandiosi ma che ancora oggi mantiene immutata la sua attrattiva, sia per i musicisti che per gli appassionati.

Dieci brani, otto originali e due standard. Le composizioni originali sono per lo più a firma di Gaia Possenti,  ma non mancano brani degli altri due componenti del gruppo.

La prima e immediata percezione è quella di due anime: quella più classica, a tratti malinconica di Canzone, Hija de Tanguero, La Danse, Quel punto oltre l’orizzonte, e quella più allegra e giocosa di Alghero, F-Funk Sicuro e Song for Franck.

In A Sentimental Mood (Duke Ellington) e My Favorite Things (Richard Rodgers),  i due standard del disco, restituiscono piena e swingante tutta la vena  jazzistica dei tre, i quali non ci fanno mancare emozioni a partire dall’approccio di My Favorite Things con un insolito tempo 5/8, approccio che rende tutto il discorso molto più intrigante.

Gaia Possenti si candida con questo disco ad essere una delle pianiste Jazz italiane più interessanti e promettenti, avendo dimostrato sensibilità, bravura ed eleganza. Purtroppo, spesso, nelle belle storie del Jazz ci sono anche dei brutti risvolti: Fabrizio Cecca (il quale è stato lettore attento e assiduo – e questo ci riempie di orgoglio – di queste pagine) è purtroppo scomparso lo scorso giugno, poco dopo l’ultimo concerto con l’U-Man Trio al 28DiVino Jazz. Possiamo immaginare lo sconforto dei suoi due compagni di viaggio, ma come successe per Bill Evans dopo la morte di Scott La Faro, auguriamo a U-Man Trio di continuare a regalarci emozioni, anche nel ricordo del loro compianto contrabbassista.

Artista: U-Man Trio

Titolo: Infant Speech       Anno: 2014

Musicisti: Gaia Possenti (piano), Fabrizio Cecca (contrabbasso), Massimo Carrano (batteria)

Tracce: Alghero (F. Cecca) / Canzone (G. Possenti) /F-Funk Sicuro (M. Carrano) /Hija de Tanguero (G. Possenti) /In A Sentimental Mood (D. Ellington)/Infant Speech (G. Possenti) /La Danse (G. Possenti) /My Favorite Things (R. Rodgers)/Quel punto oltre l’orizzonte (F. Cecca)/Song For Franck (G. Possenti)

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Eccedere di rosa

Marzo all’insegna del femminile al 28DiVino Jazz. È di scena il nuovo quartetto di Danielle Di Majo, con Gaia Possenti al piano, Federica Michisanti al contrabbasso, Rosario De Martino alla batteria. Un quartetto che promette bene a partire dalla sua leader, che si alterna tra l’alto ed il soprano e che sfodera una grinta non da poco. Una grinta funky che si dilata in un sorriso quando esegue una ballad, ma che torna a graffiare in brani come Eccedere di blu, la title track del suo ultimo disco, un brano aperto ai territori del free e dell’atonale, nel quale si mescolano influenze classiche ed etniche.

Gaia Possenti predilige l’approccio basato su riff melodici e accordali, utilizza spesso il pedale e ama creare un contesto poetico, pur non disdegnando richiami bluesy. La sua concezione melodica ben si sposa con il suono di Danielle, costituendone il naturale compendio.

Federica Michisanti definisce le linee sulle quali incastellare le alchimie di Danielle. L’approccio è doppio: scientifico, quando si tratta di dipanare frasi articolate e tempi complessi, denso di pathos quando è il momento di dare sfogo alla musica lasciandola fluire libera e dilagante oltre gli argini della nostra razionalità. Sorride, Federica, quando il gioco si fa più difficile e deve dare fondo a tutti i suoi anni di studio per mantenere la concentrazione, come sul tempo dispari di Strange Phase. Un sorriso contro le difficoltà, mi pare una filosofia sostenibile.

Rosario De Martino è l’unico uomo della formazione. Forse per questo o forse per indole, trovo il suo drumming particolarmente raffinato, puntuale e rispettoso. Un supporto importante, solido, ma discreto, tale da far ben risaltare tutto l’ensemble nonché le singole individualità.

La serata ha visto l’esecuzione di molti brani del disco Eccedere  di blu, brani scritti per lo più da Danielle e da Giancarlo Maurino. Un disco del quale sono andato ad ascoltare degli estratti sul web (dal sito Myspace dell’artista) e che consiglio vivamente di acquistare per la sua eleganza prêt-à-porter, un disco satinato e non patinato che non mancherà di sorprendervi e deliziarvi.

Link

Danielle Di Majo – Myspace