Quando ho assistito alla sua presentazione, avvenuta il 23 febbraio scorso al Music Inn, avevo appena iniziato la lettura di questa molto particolare biografia di Monk, scritta da Robin D.G. Kelley ed edita in Italia da Minimum Fax con il titolo “Thelonius Monk – Storia di un genio americano”.
Intanto, la serata al Music Inn è stata un bellissimo pretesto per ascoltare un quartetto di ottimi musicisti, a partire da Maurizio Giammarco al sax, proseguendo con Roberto Tarenzi al piano, Dario Deidda al basso elettrico e Marco Valeri alla batteria. Il quartetto ha pescato diversi brani dal repertorio di Monk, interpretandoli in maniera personale e dando alla serata un mood molto gradevole. Sempre elegante e perfettamente controllato, Maurizio Giammarco ha dato l’ennesima prova (semmai ce ne fosse stato bisogno) di essere un grande talento del jazz. Bravi anche i suoi musicisti, con una menzione particolare per Dario Deidda, che ha saputo dare una pulsazione swingante e metronomica al tempo stesso, è una contraddizione in termini ma questo è stato quello che ho provato ascoltandolo.
E veniamo al libro; la prima cosa che salta all’occhio è una impostazione scientifica, basata su interviste, articoli e fonti varie, impostazione che toglie di dosso a Monk quell’aura da personaggio strano, schivo e controverso. Quello che viene fuori è una persona a tutto tondo, non un personaggio, e tutte le sfaccettature della sua storia e del suo carattere vengono disvelate partendo dalle sue origini, dai suoi affetti familiari e amicali, per continuare con il suo esordio come musicista, le difficoltà dei primi tempi, il momento del grande successo ed il declino finale. La storia di un uomo, ancor prima che di un musicista, e non la storia di una icona.
Il libro è molto dettagliato, e Kelley narra con dovizia di particolari di tutti i concerti, dei musicisti che vi presero parte, dei locali, dei successi e degli insuccessi. Un libro interessante, in grado di soddisfare le curiosità più spinte, un documento storico importante che costituisce un elemento essenziale nella storiografia del Jazz.
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