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Jazzit Fest 2014 a Collescipoli

Lo scorso anno, per iniziativa di Luciano Vanni, direttore ed editore della rivista JAZZIT e di mille altre iniziative relative al Jazz (tra le quali l’interessante progetto JAZZIT CLUB, che si sta diffondendo a macchia d’olio sul territorio nazionale), nasceva il Jazzit Fest, una festa  del Jazz ma anche un meeting di settore.

Quest’anno si replica il 27, 28 e 29 giugno, sempre nel delizioso borgo medioevale di Collescipoli (TR), sempre con la formula a “impatto zero” che lo ha contraddistinto da subito. “Occorre un piccolo sforzo di immaginazione per spiegare il Jazzit Fest”, spiega Vanni nel suo sito http://www.jazzitfest.it , “e quindi”, prosegue, “è necessario chiudere gli occhi e pensare:

  • a un piccolo borgo medievale umbro abitato da circa trecento persone, Collescipoli (TR), un paese poggiato su di un dorso collinare e cinto da antiche mura;
  • a quattrocento musicisti jazz che di loro iniziativa si danno appuntamento per tre giorni di showcase: mossi dal desiderio di mettere in scena nuove idee e nuove produzioni discografiche;
  • a centocinquanta operatori del settore in ambito jazz che si riuniscono per discutere assieme su tematiche di interesse comune, per conoscersi e per ascoltare ciò che di nuovo ha da dire la scena jazzistica contemporanea;
  • a oltre cento volontari provenienti da tutta Italia;
  • alla comunità tutta di questo paese medievale che, attraverso la Pro Loco, partecipa all’evento offrendo un servizio accoglienza, ordine pubblico e ristoro con prodotti tipici del territorio;
  • a un borgo medievale che, nell’arco di un weekend, diventa un vero e proprio “paese festival”, risuonando di musica dalla mattina fino a tarda sera;
  • a un festival – expo di settore con un cartellone fitto di concerti (oltre cento), workshop, conferenze, seminari, proiezioni video e guide all’ascolto di anteprime discografiche; con un programma musicale che ospita anche un campus didattico e un concorso di musica jazz destinato ai più giovani.

Ma non solo: ciò che ci caratterizza è anche il fatto che il Jazzit Fest – Italian Jazz Expo è un evento prodotto senza contributi pubblici e a ingresso gratuito con donazione spontanea, un modello gestionale che ha dato vita al protocollo ZIF Zero Impact Festival; insomma, l’isola che non c’era”.

Dunque, Il Jazzit Fest si finanzia esclusivamente con donazioni spontanee, sponsor privati, servizi di ristorazione e crowdfunding? La risposta è un inusuale “sì”. Non solo: il Jazzit Fest vuole essere un esempio di sharing economy in ambito culturale, con il 50% del contributo raccolto tramite crowdfunding pagato ai musicisti ed il 50% pagato all’organizzazione.

Una iniziativa nuova, che esce dalla logica del finanziamento pubblico come “conditio sine qua non” per produrre un evento culturale, che si pone come nuovo modello di riferimento in risposta ai tanti, troppi festival nei quali si ascoltano i soliti nomi. Un festival che dà spazio ai giovani musicisti, alla novità, e che ha tutte le carte in regola per costituire il nuovo riferimento di settore, sia per l’impostazione, sia per collocazione geografica (a Collescipoli (TR), il centro d’Italia), sia per l’entusiasmo che Vanni ed il suo staff stanno mettendo nell’organizzazione.

Noi ci saremo.

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Per info e per finanziare l’iniziativa: www.jazzitfest.it

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